Caltanissetta. Open letter from a citizen to the mayor Tesauro – il Fatto Nisseno – .

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta firmata da Luigi Santagati indirizzata al sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro.

“Caro sindaco Tesauro, ogni giorno Caltanissetta getta in mare 10.000 metri cubi d’acqua. È questa la media giornaliera dell’acqua trattata dal depuratore di Caltanissetta, in cui confluiscono le fogne del capoluogo e di San Cataldo. Si tratta di 10.000 metri cubi d’acqua, pari a 3.500.000 di metri cubi in un anno, che, se utilizzati in modo intelligente, possono diventare una delle risorse per il futuro economico di questa città. Realizzando un impianto per il trattamento secondario dell’acqua già depurata, ma soprattutto un serbatoio di accumulo capace di contenere almeno un milione di metri cubi d’acqua, collegato ad una rete idrica di riferimento, potremmo attivare l’irrigazione per ben 5.000 ettari di terreno da adibire alla piantumazione di varietà vegetali ad alta resa in grado di produrre un raccolto netto di almeno 40 quintali di prodotto per ettaro. Utilizzando la tecnica dell’irrigazione a goccia e fornendo un apporto d’acqua nei periodi di bisogno (ad esempio luglio, agosto e settembre per gli ulivi; maggio, giugno e luglio per peschi, albicocchi, nespoli, ecc.) si potrebbero facilmente superare i problemi fasi di siccità che creano i problemi che ben conosciamo alle colture. Il Comune, che già possiede terreni agricoli sparsi ovunque, dovrebbe farsi carico dell’iniziativa provvedendo allo sviluppo del progetto e fungendo da coordinatore insieme alle organizzazioni contadine della creazione di una rete di imprenditori interessati. I termini giuridici necessari vengono naturalmente. Una volta innescato il circolo virtuoso dei primi raccolti, che dovrebbero fruttare almeno 20.000 tonnellate di prodotti l’anno, si dovrebbe passare alla seconda fase di creazione di un’industria per la trasformazione dei prodotti agricoli (conserve, marmellate, succhi, pasta , vino, bevande, ecc.) con l’impiego di manodopera aggiuntiva. Quella che propongo qui è una delle iniziative già attuate da tempo nelle regioni Emilia-Romagna, Veneto e Toscana, per non parlare di Israele, che è all’avanguardia nel mondo. Serve solo buona volontà e il buon senso di informarsi e, soprattutto, di non perdere tempo”.

Louis Santagati.

 
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