«In Veneto dovrebbero chiudere 3 stabilimenti su 4» – .

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In sette anni, per ottemperare alla nuova normativa europea sull’inquinamento atmosferico, la Regione Veneto dovrebbe bloccare il 75 per cento di tutti i veicoli a motore, sia…

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Tra sette anniessere in regola con il nuove norme europee sulinquinamento dell’ariaIL Veneto dovrebbe bloccare il 75 per cento di tutti i veicoli a motore, sia privati ​​che commerciali. Dovrebbe costringere il 75 per cento delle attività industriali a chiudere. 60 per cento delle aziende agricole – mucche, galline, maiali – dovrebbero cessare. E anche io75 per cento degli impianti di riscaldamento dovrebbe essere spento. Chi può immaginare un Veneto così? Eppure, dagli studi e dalle simulazioni modellistiche messe a punto dall’Arpa, le agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, della Pianura Padana, solo con questi interventi si poteva cercare di essere in regola. Il motivo è geografico.

Il Veneto, così come il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia, il Piemonte, e in parte anche l’Emilia Romagna, si trova in un “bacino” dove l’aria ristagna perché le Alpi fanno da barriera

Una morfologia che l’Europa sembra non prendere in considerazione. In Germania, in Francia, in altri paesi ci sono distese di terra spazzate dai venti. Qui però il vento non basta a spazzare via lo smog. Solo che le sanzioni che l’Europa intende imporre saranno le stesse per tutti gli Stati membri. Per questo le Regioni del Nord Italia si stanno mobilitando.

Il tema è stato affrontato mercoledì a Bruxelles durante la riunione della delegazione italiana del Comitato delle Regioni. «Una direttiva che consideri tutta l’Europa uguale ci metterebbe in serio pericolo», ha detto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. E il presidente del Veneto, Luca Zaia: “Se la legge verrà applicata senza i necessari correttivi, e soprattutto senza buon senso, in sostanza cancelleremo le aree europee, cioè le azzereremo dal punto di vista produttivo” .

Inquinamento, lo standard europeo. Cosa cambia

Il 26 ottobre la Commissione europea ha pubblicato la proposta di direttiva del Parlamento europeo per un’aria più pulita in Europa. Il recepimento nella legislazione nazionale è previsto entro il 2026. L’obiettivo è zero inquinamento. Il testo stabilisce valori limite da raggiungere entro il 2030 che si avvicinano a quelli proposti dall’Oms. Tra le novità: norme sull’informazione pubblica, accesso alla giustizia e anche ritorsioni nei confronti delle Amministrazioni da parte dei cittadini che hanno subito danni alla salute a causa della cattiva qualità dell’aria. Fondamentalmente: vivo in una zona inquinata e ho una malattia ai polmoni? Faccio causa al sindaco, al governatore, al premier.
Non solo. La direttiva desta “fortissime preoccupazioni” non solo per il Veneto, già in violazione per superamento del Pm10 (condanna) e del Pm 2,5 (prescrizione), ma per l’intera Pianura Padana e anche per lo Stato italiano, in quanto “espone alla rischio di aumentare le procedure di infrazione”. Le simulazioni hanno dimostrato che il rispetto dei nuovi limiti proposti dalla Commissione non sarebbe realizzabile nemmeno con la riduzione dell’80% delle emissioni di tutti gli inquinanti e con l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili.
Ciò non significa che le Regioni della Pianura Padana non debbano intervenire per ridurre l’inquinamento atmosferico. Le misure dei vari piani – è stato sottolineato – hanno portato a un significativo miglioramento della qualità dell’aria negli ultimi 15 anni e “oggi la Pianura Padana ha emissioni pro capite tra le più basse d’Europa”. Ma la nuova direttiva delinea uno scenario insostenibile, con enormi ripercussioni economiche e sociali. E allora? E quindi, hanno detto Zaia ei suoi colleghi governatori della Pianura Padana, la nuova norma europea dovrà avere qualche correzione. “La morfologia dei territori – ha detto il presidente del Veneto – è una componente non trascurabile”.

Veneto, nuove norme sullo smog

Ieri, intanto, la seconda commissione del consiglio regionale del Veneto ha respinto la proposta di legge statale per l’aula di Andrea Zanoni (Pd). Il testo consente inoltre ai presidenti di regione di intervenire, con apposite ordinanze, per limitare il traffico veicolare al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico. “E’ importante avere un’unica regia – ha detto Zanoni – per poter intervenire efficacemente contro lo smog che, peraltro, non conosce confini amministrativi”.

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su Il Gazzettino

 
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