di VALERIO BARRETTA
Williams, controversa la rinuncia di Sargeant
Dopo l’incidente di Alex Albon nelle FP1 a Melbourne e l’impossibilità di recuperare la vettura in tempo, il Williams si è trovata a un bivio: rinunciare alle performance dell’anglo-thai o sacrificare l’innocente Logan Sergente?
La scelta, che James Vowles definì molto difficile, in realtà è arrivata dopo poche ore, segno che la Williams non si è spinta troppo oltre con Sargeant. D’altronde, anche a Grove sanno bene come Albon potrebbe essere l’unico a conquistare la top-10 domenica: l’ex Red Bull – da quando è approdato alla Williams – ha conquistato 31 dei 36 punti assegnati al team. Helmut Marko, per questo motivo, ha approvato la scelta di Vowles.
Le parole di Marco
“Il settimo posto di Melbourne è importante per la RB. È incredibilmente difficile per le ultime cinque squadre finire in zona punti. A causa di ciò Capisco la decisione di Williams dare l’auto di Albon Sargeant dopo il suo incidente“, questo il suo commento a Settimana della velocità. “Albon è chiaramente il pilota più forte e un punto in campionato può valere fino a dieci milioni di dollari. Da questo punto di vista è stata una decisione logica“.
Tsunoda sugli scudi
Quel settimo posto che Marko elogia è opera di Yuki Tsunodacapace di qualificarsi per la seconda volta consecutiva in Q3 e portare la vettura a punti a differenza del suo compagno di squadra, il ben più quotato Daniel Ricciardo: “La velocità di Daniel è migliorata, ma Yuki in questo momento sta guidando ad un livello molto alto e rimane impeccabile. Io e Franz Tost abbiamo sempre creduto in lui, la sua velocità per noi è sempre stata fuori discussione. I suoi problemi erano la mancanza di controllo, gli scoppi d’ira e la tendenza a commettere errori. Tutto ciò è scomparso in questa stagione. Yuki è arrivata in Europa molto giovane e questo è molto difficile per un giapponese. Con noi è una vita completamente diversa. Ma ora le cose vanno bene e Yuki viene riconosciuto sul mercato pilota“.
