Vanoli lavora sui long run, Juvi misura ogni passo – .

Vanoli lavora sui long run, Juvi misura ogni passo – .
Vanoli lavora sui long run, Juvi misura ogni passo – .

CREMONA – Non si vede ma c’è grande fermento in casa Vanoli per la costruzione della nuova squadra che prenderà parte al prossimo campionato di Serie A, e in questo senso spicca l’apertura di una stretta collaborazione tra il club cremonese e l’Olimpia Milano. Dopo la riconferma di allenatore Luca Becchinon traspare nulla (per il momento) riguardo ai movimenti di mercato che coinvolgono il Ferraroni JuVi di A2.

SERIE A: VANOLI

Alla vigilia della sfida finale per il titolo nazionale tra Segafredo Bologna ed EA7 Armani Milano, e in seguito all’accordo (non ancora ufficializzato) con la permanenza in prestito per una stagione di Paolo Eboua in bianco e blu, sembra aprirsi all’orizzonte una sorta di collaborazione tra Vanoli e l’azienda milanese “Re Giorgio” Armani. La società del capoluogo lombardo, che da sempre monitora tutto ciò che accade in Italia (e non solo) nel campo del basket, ha evidentemente apprezzato il lavoro svolto a Cremona dal club di Aldo Vanolidal GM Andrea Conti e, dal punto di vista tecnico, come allenatore Demis Cavina.

Il Milan investe da sempre sui migliori prospetti italiani nel lungo periodo; la crescita di Paolo Eboua La cosa non è quindi passata inosservata e con il giocatore camerunese di formazione italiana (da quanto trapela) i nipoti delle scarpette rosse avrebbero siglato un accordo pluriennale. Non potendo schierarlo la prossima stagione (il Milan vuole assolutamente rilanciarsi in Europa e costruire un roster da Final 4 di Eurolega), è stato raggiunto un accordo che permette a Eboua di restare a Cremona per un anno.

E con lui, ecco la novità, sembra possa arrivare l’attaccante forte Guglielmo Caruso (classe 1999, alto 208 cm), giocatore della Nazionale maggiore – ingaggiato dal Milan fino al 2027 – e bisognoso di un incremento di minutaggio rispetto alla stagione che sta per concludersi. Con Eboua, Caruso, il nuovo arrivato Federico Poser e la probabile conferma di Simone Zanottiora il settore lungo della Vanoli sarebbe quasi pronto.

Da quanto dichiarato da Conti, Eboua dovrebbe partire dal 4° titolare (posizione che però va meritata), e Caruso potrebbe essere investito anche del ruolo di centro del quintetto titolare (già ricoperto a Varese). Le voci in questa direzione sono tante, non resta che attendere l’annuncio ufficiale da parte dei club coinvolti; e, secondo alcuni commentatori nazionali, l’asse Cremona-Milan potrebbe portare nell’ombra di Torrazzo anche un altro giocatore della grande rosa milanese.

Chi si allontana dal PalaRadi invece sembra essere il capitano Andrea Pecchia: il giocatore cerca nuovi stimoli (come giocare in una Coppa dei Campioni) e sembra cedere alle lusinghe che arrivano da Trento e dal suo ex allenatore Paolo Galbiati. Sappiamo tutti (tutti sanno) quanto Andrea sia un atleta esperto, affidabile e laborioso, il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe nella propria squadra. Galbiati conosce bene queste qualità e quindi Pecchia sembra orientato a uscire dal contratto con la Vanoli per approdare a Trento.

Potrebbe arrivare al posto di Pecchia Federico Zampini, guardia 25enne, reduce da una stagione a Forlì in A2. Capitolo playmaker italiano: Per sostituire il partente Denegri, Conti e Cavina cercano un giocatore che dia garanzie ei nomi che circolano sono sempre quelli di Michele Ruzzier e Alessandro Zanelli, mentre Gianluca Della Rosa è stato confermato a Pistoia. In alternativa si valutano giovani con talento e carisma, la sensazione è che bisognerà aspettare la fine dei vari campionati di A e A2 ancora in corso. Vanoli vorrebbe puntare ancora su questo Trevor Lacey, leader in campo e nello spogliatoio; L’agente però sembra aver commesso un grosso errore e la trattativa al momento è a un punto morto. Per gli altri stranieri è caccia aperta a giocatori con qualità tecniche e personali capaci di adattarsi allo stile di Vanoli.

SERIE A2: FERRARONI JUVI

Non è un momento semplice per il mercato Ferraroni JuVi. Incontro Luca VinciniPer il quale il Banco di Sardegna Sassari di Serie A ha pagato il riscatto al club gigliato, l’esterno resta sotto contratto Cosimo Costi. Con lui e gli altri giocatori che facevano parte del roster 2023-2024, il direttore sportivo Marco Abbiati – a stretto contatto con gli allenatori Luca Becchi– rientrato ieri da Malaga dove ha frequentato un camp per giovani Under 18 con talento e futuro sicuro – ha avviato una serie di colloqui informativi per valutare possibili conferme.

In questa parte della stagione sportiva, però, è difficile arrivare ad una conclusione delle trattative, a meno che tu non disponga di un budget superiore alla media e sia determinato a impostare percorsi formativi mirati al raggiungimento di obiettivi ambiziosi. Per tutti gli altri, visti i costi spropositati addebitati dalle Procure, non resta che attendere che le pretese svaniscano e che si negozino cifre accessibili.

Ferraroni JuVi ha inoltre avviato un giro di richieste di informazioni riguardanti atleti che piacciono all’allenatore e che possiedono qualità e caratteristiche tecniche e combattività adeguate per abbracciare il progetto Juvino; anche in questo caso, però, bisogna restare alla finestra e attendere tempi più favorevoli. Del resto, come è facilmente intuibile, la Ferraroni JuVi vuole costruire un gruppo (nel solco dello scorso scudetto) che garantisce un mix di esperienza e gioventù; per questo motivo la ricerca è rivolta da un lato a giocatori che conoscono la categoria e sono in cerca di riscatto, e dall’altro a ragazzi che vogliono dimostrare il proprio valore e quindi cercano un trampolino di lancio per la propria carriera.

E, in entrambi i casi, l’azienda della famiglia Ferraroni si è rivelata la soluzione ideale per tutti coloro che vogliono raggiungere questi obiettivi. In questo momento bisogna avere pazienza e fiducia nelle doti innate dei segugi Averlo E Bechiuna coppia che ha dimostrato un’ottima intesa e il cui lavoro ha dato grandi soddisfazioni alla società e ai tifosi.

Il prossimo passo per Ferraroni JuVi è quello di affermarsi ulteriormente nella categoria, mantenendo i piedi ben saldi a terra e perseguendo la stessa strategia gestionale; basta vedere cosa sta succedendo in tutta Italia, anche vicino a noi: tra club costretti a sopravvivere a chiusure o dolorose fusioni, con tanto di tifosi in subbuglio (ma quando la Federazione decide di cambiare rotta, stando al fianco dei club e non ‘perseguitandoli’) con tasse continue, anche a livello giovanile?) – per rendersi conto delle difficoltà economiche e burocratiche in cui i club (di qualsiasi categoria) sono costretti a destreggiarsi.

Chi promuove la pratica sportiva va sempre premiato, non penalizzato. Va quindi più che apprezzato il lavoro di una partnership come Ferraroni JuVi, che intende ristrutturarsi anche a livello organizzativo e societario; ma anche per questo bisogna avere pazienza e trovare le persone giuste, che garantiscano la crescita professionale di quella che è una vera azienda. Anche i sostenitori del giglio danno tempo al tempo, rimanendo in fiduciosa attesa.

 
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