Fino ad oggi non abbiamo prove di vita extraterrestre, ma ciò non significa che non esista. Date le dimensioni dell’universo (ci sono almeno 100 miliardi di stelle solo nella nostra galassia e forse 100 miliardi di galassie più o meno della stessa dimensione) pochi scienziati credono che la Terra sia l’unica ad ospitare la vita. Facciamo il punto della situazione con l’esperta della NASA Lindsay Hays.
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Cosa ne pensano gli astrobiologi?
Fino a poco tempo fa, il campo dell’astrobiologia era piuttosto deludente. Negli anni ’60 e ’70, i robot esploratori planetari non trovarono tracce di vita o di ambienti sostenibili nel sistema solare, e Marte Viking Lander del 1976 non riuscì a rilevare alcuna attività biologica su Marte.
Tuttavia, da allora le prospettive sono notevolmente migliorate. Recenti scoperte hanno aumentato la possibilità della vita in altre parti del sistema solare e oltre. Le osservazioni astronomiche hanno rivelato pianeti attorno a più di 60 stelle vicine, mentre la sonda Galileo ha rilevato un possibile oceano sotto la superficie di Europa, una luna di Giove.
Ma le scoperte più significative sono state fatte proprio sulla Terra. Gli estremofili, organismi che prosperano in ambienti estremi, hanno dimostrato che la vita può adattarsi a condizioni incredibilmente ostili. Tali organismi suggeriscono che la vita non richiede condizioni tradizionali come la luce solare o molecole organiche.
Immagine in evidenza: Rappresentazione artistica degli astronauti su Marte durante una tempesta di sabbia. Credito: NASA/Paul DiMare.
Fonti: NASA, ESA.
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