«È giusto spiegare ai bambini di ogni etnia o religione quanto sia bello conoscerci, ma siamo in Italia – ha detto Salvini -. Serve reciprocità, non credo che in nessun Paese islamico chiudano a Pasqua o a Natale. Fino a quando l’Islam non si darà una struttura e non riconoscerà l’uguaglianza tra uomini e donne, la chiusura delle scuole mi sembra un brutto segno. È un segno di resa e di ritirata per chiudere per il Ramadan”. Salvini ha poi proposto «un tetto al numero di studenti stranieri in ciascuna classe, per la loro tutela e per la tutela di tutti i bambini. Se hai tanti figli che parlano lingue diverse e non parlano italiano è il caos per tutti. Un 20 per cento di bambini stranieri in una classe è stimolante anche perché si imparano lingue, culture e musica. Ma quando gli italiani sono il 20 per cento dei bambini in classe, come può spiegarlo un insegnante?».
Tajani: chiudere le scuole non aiuta l’integrazione
Dello stesso avviso il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani: «Non possiamo chiudere le scuole per le vacanze di tutte le religioni: chiedere le scuole non è un bel messaggio per l’integrazione» dice il segretario di Forza Italia.
Le critiche del Pd
Forti critiche arrivano dal Pd. «Quelle di Valditara – dice la capogruppo democratico in commissione Cultura della Camera e responsabile scuole del Pd, Irene Manzi – sono farneticazioni. Il ministro dell’Istruzione ora funge da megafono di Salvini. Questa crociata contro i bambini con background migratorio è davvero disgustosa. Invece di fare propaganda, il governo dovrebbe indicare quali sono le proposte per l’inclusività scolastica”.
Mattarella e gli elogi ai docenti di Pioltello: «Apprezzo il vostro lavoro»
Martedì il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha risposto alla lettera della vicepreside dell’istituto di Pioltello Maria Rendani che lo aveva indirizzato invitandolo a visitare la scuola: «Ho ricevuto e letto con attenzione la sua lettera e, nel ringraziarla», ha sottolineato il capo dello Stato: «Desidero dirle che l’ho molto apprezzato, così come – al di là del singolo episodio, che in realtà è di modesta importanza – apprezzo il lavoro che il corpo docente e gli organi dell’istituto svolgono nel svolgendo un compito prezioso e particolarmente impegnativo.”
