Giovanni Coppolaro, l’atleta che affronta il sacrificio con il sorriso – .

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Fornaio di notte e corridore di giorno. E che corridore. Una storia da raccontare, quella di Giovanni Coppolareatleta del Amatori Running Benevento che sta vivendo una seconda giovinezza, sportivamente parlando, con una passione che si è riaccesa in lui nonostante i grandi sacrifici per cercare di conciliare lavoro, passione sportiva e famiglia. Marito, padre, nonno e fornaio e a tutto questo bisogna aggiungere anche un corridore di punta, tra i più veloci dello storico club beneventano al quale aderì più o meno un anno fa.

È sempre stato un corridore appassionato ed esperto – ha commentato il presidente dell’Amatori Running Benevento, Raffaele Zolloed è stato un grande piacere averlo nella nostra famiglia. È entrato in azienda contestualmente alla mia nomina dopo che aveva deciso di terminare la precedente esperienza ed iniziare una formazione in proprio. Lavora tantissimo ed è forte, trascina i più giovani come punto di riferimento importante”.

E i risultati parlano per lui. Grandi momenti aMezza Maratona di Napoli e alultima Strabenevento dove si è distinto per lo spirito con cui ha affrontato la fatica e la voglia di non fermarsi.

È inarrestabile e riesce, non senza grandi sacrifici, a ritagliarsi spazi per allenamenti e gare. Si sta dedicando anche alla palestra per essere più forte. Tutto nel tempo libero che riesce a trovare.

E gli sforzi non sono pochi, si lavora di notte per tenere vivo il forno con orari assurdi. Occhi aperte quando tutti gli altri le avranno chiuse e poi scarpe e divisa per allenarsi in strada e nella palestra di Nicola Muratore, genero di Giovanni Coppolaro. Il primo motivatore, quello che lo seguiva tra le quattro mura della sua attività e nella spinta per strada ogni volta che lo incontrava lungo il percorso cittadino.

Un uomo pieno di risorse – ha commentato Masone – che devo solo ringraziare perché ha avuto fiducia in me e nei consigli che gli ho dato. Veniva in palestra quasi per divertimento, per rinforzare un po’ le gambe. Ho lavorato sul suo fisico e sulle sue motivazioni, in lui è esplosa una voglia che si è messa in strada e alla fine ha cominciato a volare sulla pista d’asfalto durante la Strabenevento. L’abbraccio finale è solo la grande ricompensa del mio lavoro e della sua grande volontà”.

Un esempio è Giovanni Coppolaro, un orgoglio per la Società Running Dilettantistica Benevento che può contare su una persona che conosce bene il significato del termine sacrificio e che ha ripagato lo stesso sodalizio meritevole di applausi perché, in lui e in tutte le persone che sono In parte, ha deciso di concentrarsi prima sul cuore e poi sulle gambe.

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