05 maggio 2024 09:17
Non più solo acciaio per il gruppo Arvedi, proprietario dell’Ast di Terni: l’azienda cremonese guarda infatti oltre il settore siderurgico, attraverso la creazione di una newco denominata Investimenti Industriali Italiani, che ha l’obiettivo di diversificare e arricchire le attività di lo stesso gruppo. L’indiscrezione è riportata da Finanza Milano e apre nuovi scenari di espansione.
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I dettagli
La nuova società è interamente controllata dalla principale holding del gruppo, Finarvedi: si tratta – spiega il quotidiano economico – di una società a responsabilità limitata al momento inattiva, ma che potenzialmente si occuperà non solo della produzione di acciaio, ma anche di settori come la meccanica , elettromeccanica, elettronica, chimica, gomma, plastica, commercio di energia e gestione dei rifiuti. Inoltre la società avrà la possibilità di acquisire partecipazioni in società attive non solo nel settore siderurgico ma anche in quello metallurgico ed energetico.
Le altre novità
Non si tratta dell’unica mossa societaria del gruppo Arvedi, che ha anche prolungato di 20 anni, quindi fino al 31 dicembre 2070, la durata della partecipazione Finarvedi. Inoltre – riferisce sempre Finanza Milano – ha inoltre ampliato il proprio oggetto sociale, includendo anche attività di formazione del personale. L’obiettivo è estendere questo tipo di attività, sempre nell’ambito del settore siderurgico, dai suoi 6.400 dipendenti ad altre aziende esterne, non solo italiane. Finarvedi ha un fatturato di oltre 7,7 miliardi di euro e una produzione annua di acciaio di quasi 6 milioni di tonnellate.
Le questioni in sospeso
Nuove mosse, quindi, per il cavalier Giovanni Arvedi, il cui nome negli ultimi mesi è stato associato più volte al tema del rilancio dell’ex Ilva, ora in amministrazione straordinaria. In attesa di vedere quale sarà il destino delle acciaierie tarantine, bisognerà intanto anche capire quando si concretizzerà l’atteso accordo di programma per Acciai Speciali Terni, la cui firma è ancora in sospeso.
