Roma, cinquanta capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini – .

Roma, cinquanta capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini – .
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Due collezioni straordinarie, due gioielli del Barocco romano, due figure cruciali nella vita politica e culturale della Roma del Seicento. Il gusto e la passione per le arti di Scipione Borghese e Maffeo Barberini si incontrano grazie ad un’operazione senza precedenti che vede protagonisti 50 capolavori dell’arte Galleria Borghese spostarsi temporaneamente a Palazzo Barberini. È qui che fino al 30 giugno il pubblico potrà continuare ad ammirare i capolavori normalmente esposti al primo piano della Galleria, attualmente interessata dai lavori in corso per il restauro e la tutela del patrimonio finanziati con i fondi del Pnrr.

Così, invece di collocare le opere in un magazzino in attesa del restauro degli spazi, le due istituzioni culturali hanno dato concretezza “geografica” alla rete museale italiana. L’esigenza di rendere più efficienti e fruibili gli spazi espositivi diventa una virtù al servizio dei visitatori, che nell’ala sud del piano nobile di Palazzo Barberini, sede delle Gallerie nazionali d’arte antica, potranno vivere un dialogo imperdibile tra le due collezioni dal vivo.

Varrebbe la pena visitarli anche solo per vederli uno accanto all’altro La signora con l’unicorno, proveniente dalla Galleria Borghese, e Panettieredi casa nelle Sale Barberini, i due capolavori di Raffaello. Le due donne ora sono insieme, vicine, unite dal mistero della loro identità e dal tratto magistrale del pittore che le ha dipinte a 15 anni di distanza. Tra le opere trasportate da una sede all’altra, anche l’ Ritratto di un uomo Di Antonello da Messina, La Madonna col Bambino Di Giovanni Bellini, La Madonna con Bambino, San Giovanni e angeli Di Sandro Botticelli, Susanna e gli anziani Di Pietro Paolo Rubens, Amore sacro, amore profano Di Tiziano E La predica del Battista Di Paolo Veronese.

“Un evento di altissimo valore istituzionale che testimonia la vicinanza, non solo geografica ma anche professionale, che lega i due musei. Seguendo la strada tracciata da Scipione Borghese e Maffeo Barberini, che oggi avrebbero gioito di questa iniziativa, auspichiamo che il pubblico possa ammirare i capolavori borghesi a Palazzo Barberini e celebrare questa mostra difficilmente ripetibile nei prossimi decenni”, ha affermato Tommaso Clemente Salomonedirettore delle Gallerie nazionali d’arte antica.

“I musei italiani sono un sistema e si sta lavorando per tradurre questo obiettivo in progetti concreti”, ha affermato Massimo Osanna, direttore dei musei del Ministero della Cultura – è un momento molto particolare per i nostri musei, il pnrr si sta prendendo con noi un impegno decisivo. Stiamo rispettando tutte le fasi del progetto, le scadenze dei nostri musei sono state tutte rispettate. La maggior parte dei musei non erano adeguati ai criteri di efficienza e accessibilità, i nostri direttori stanno svolgendo un lavoro straordinario. Rendere visibili questi capolavori significa renderli disponibili in una nuova sede, altrimenti sarebbero stati destinati a finire nei depositi a causa dei lavori. In questo modo abbiamo approfittato di una situazione potenzialmente scomoda trasformandola in una nuova opportunità di ricerca”.

 
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