Avrebbe compiuto 88 anni tra pochi giorni, il 12 maggio. Con Frank Stella scomparso sabato 4 maggio a New York, nella sua casa del West Village, a causa di un linfoma, muore uno degli artisti americani più importanti del Novecento, sicuramente uno dei grandi maestri del minimalismo. Nato a Malden, Massachusetts, il 12 maggio 1936 da una coppia di origini italiane (il padre Frank, ginecologo; la madre Constance Aida Santonelli, casalinga che aveva frequentato una scuola di design) Frango Philip Stella è meglio conosciuto per il suo uso di motivi e forme geometriche nella creazione di dipinti e sculture (a partire dagli anni Novanta inizia a sperimentare anche nel campo dell’architettura, con cui era già entrato in contatto negli anni Cinquanta lavorando nello studio di Richard Meier). Nelle sue opere Stella utilizza forma, colore e composizione «per esplorare — secondo i critici — narrazioni non letterarie», come si vede nel suo lavoro Harrar II (1967) serie Goniometro.
Dopo aver completato gli studi alla Phillips Academy di Andover (Massachusetts) e all’Università di Princeton, si stabilisce a New York (1958) dove, a contatto con gli esponenti della nuova astrazione (Kenneth Noland, Ellsworth Kelly), si era impegnato in ricerche rigorosamente geometriche (Il matrimonio tra ragione e squallore, 1959, New York, Museo d’Arte Moderna). Una ricerca che gli avrebbe permesso di sviluppare tele sagomate, creando complessi giochi cromatici (Sanbornville II, 1966, Münster, Westfälisches Landesmuseum). «Recuperando – sempre secondo la critica – anche la dimensione pittorica» Stella (a chi nel 2009 il presidente degli Stati Uniti Barack Obama gli ha conferito la Medaglia Nazionale delle Arti) è così arrivato, con una libertà espressiva senza precedenti, a strutture tridimensionali complesse, spesso di formato monumentale, che utilizzano materiali eterogenei come feltro, legno, alluminio, elementi di riciclo, vernici metalliche o fluorescenti (La serie Moby Dick Deckle Edges, 1993; le decorazioni per il nuovo teatro Princess of Wales a Toronto, 1993). Nel 2001 una delle sue sculture monumentali è stata installata all’esterno della National Gallery of Art di Washington.
Qualche mese fa, a marzo, Stella (sposata dal 1961 al 1969 con la storica dell’arte Barbara Rose dalla quale ha avuto due figli, Rachel e Michael; nel 1978 ha poi sposato la pediatra Harriet McGurk dalla quale ha avuto altri due figli, Peter e Patrick) aveva inaugurato una nuova mostra personale alla Jeffrey Deitch Gallery di New York (Scultura recente aperto fino al 18 maggio). Dove questo artista minimalista per definizione (opere di Miró e Hockney nella sua collezione privata) aveva dato vita a cinque grandi sculture realizzate (nel suo studio nella Hudson Valley) utilizzando le nuove tecnologie, prova della sua contemporaneità sempreverde.