di nuovo in aula con le catene – .

di nuovo in aula con le catene – .
Descriptive text here

Ilaria Salis resta in carcere: a Budapest il giudice ha respinto la richiesta di ottenere gli arresti domiciliari nell’udienza di oggi, 28 marzo. L’insegnante 39enne di Monza, detenuta nel carcere ungherese e accusata di presunte violenze commesse durante una manifestazione neonazista nella capitale ungherese l’11 febbraio 2023, oggi è entrata di nuovo in aula in catene. Ci sono molti video che mostrano immagini della donna con le catene ai piedi e le catene ai polsi.

Per i difensori italiani, gli avvocati Mauro Straini ed Eugenio Losco (presenti in aula), si tratta di “un provvedimento sproporzionato rispetto alle prove, lesivo della dignità umana e della presunzione di innocenza” commentano all’Adnkronos.

La difesa di Salis ha contestato l’ordinanza del tribunale. “In Ungheria funziona che subito dopo la lettura del provvedimento in aula, la difesa deve dichiarare se lo impugna o meno e l’avvocato ungherese lo ha fatto, l’impugnazione è già stata formalmente presentata” come spiega l’avvocato Eugenio Losco . La prossima udienza è fissata per il 24 maggio, “ma al momento non ci sono molte speranze che questo provvedimento possa essere modificato, visto l’atteggiamento del tribunale. C’è il rischio più che concreto che una sentenza di primo grado con Ilaria ancora detenuta” conclude l’avvocato.

Cosa dice la stampa ungherese

Un tribunale di Budapest ha “respinto la richiesta di Ilaria Salis” di arresti domiciliari perché “ritiene giustificato il mantenimento della custodia cautelare”. È quanto riporta il quotidiano ungherese Magyar Nemzet, annunciando che la nuova udienza si terrà il 24 maggio. Il quotidiano aggiunge che secondo il ragionamento del giudice “13 mesi di detenzione non possono dirsi eccessivi” nel caso di un reato di questa gravità.

Il giudice ha inoltre affermato che “negli ultimi due mesi le sue condizioni personali in carcere sono migliorate”, riferisce il quotidiano conservatore. Il 39enne italiano era stato arrestato nel febbraio 2023 con l’accusa di presunte violenze commesse durante una manifestazione neonazista a Budapest.

Le parole del padre

“IL Secondo me il governo italiano dovrebbe farsi un esame di coscienza“, ha detto Roberto Salis, padre di Ilaria, dopo che alla figlia sono stati negati gli arresti domiciliari e aggiungendo che i nostri “ministri non ci hanno fatto bella figura”.

Riguardo al fatto che Ilaria è stata vista nuovamente in aula con le manette, il padre ha ricordato che “le catene non dipendono dal giudice, sono una decisione del governo ungherese, dipendono dalle istituzioni carcerarie, per loro è giusto, a dispetto della decisione europea, devono mostrare la forza di non preoccuparsi delle regole europee e dello stato di diritto”.

“Oggi abbiamo avuto due violazioni importanti, Ilaria viene riportata in tribunale con le catene e poi rifiutano i domiciliari nonostante avessimo fatto tutto quello che ci avevano chiesto. ” ha detto Roberto Salis a proposito di Piazza Pulita. “È inutile discutere le motivazioni di un Paese in cui le leggi sono completamente calpestate; il motivo del diniego era già pronto, prima ancora che l’avvocato facesse il suo intervento, il giudice aveva già scritto tutto”. “Non so più come rivolgermi al governo italiano – dice – abbiamo fatto tutto quello che ci hanno detto, abbiamo fatto delle richieste e ci hanno detto che non si potevano fare; Credo che a questo punto dovrò fare una telefonata al Quirinale, mi rivolgerò al Presidente della Repubblica“.

Tajani: “Lo scontro politico non favorisce Salis, invito a non politicizzare”

“Spero che Ilaria Salis possa essere assolta… oggi era di nuovo in aula in manette e catene, non certo un bel modo visto che non c’è pericolo di fuga, ma esiterei a politicizzare”, ha commentato a ‘Start’ A Sky Tg24 il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Sono preoccupato per la cittadina Salis, non mi interessa di che partito sia – ha aggiunto – Come ministro spero che durante la detenzione vengano rispettate le regole. Ma il conflitto politico non favorisce la signora Salis”.

Schlein: “Schiaffo inammissibile”. Le reazioni dei politici

“Ilaria Salis resterà in carcere a Budapest. Dopo essere stata portata ancora una volta alla Camera con catene ai polsi, alle caviglie e al guinzaglio, oggi i giudici ungheresi hanno deciso di negarle anche gli arresti domiciliari. Uno schiaffo inammissibile ai diritti di un detenuto, di un nostro connazionale. Ci aspettiamo che il governo di Giorgia Meloni reagisca immediatamente”. Lo afferma la segretaria del Partito democratico Elly Schlein.

Diversi leader politici italiani a Budapest

Diversi leader politici italiani si sono recati a Budapest per seguire l’udienza. Oltre a Ivan Scalfarotto, in aula Nicola Fratoianni e Ilaria Cucchi della Sinistra Verde, Laura Boldrini e Sandra Zampa (Pd), Stefania Ascari (M5S).

“Non è accettabile che un cittadino italiano venga trattato così in Ungheria. Giorgia Meloni deve essere davvero una patriota e spiegare a Viktor Orban che o l’Ungheria rispetta le regole dello Stato di diritto oppure nessuno degli euro fiscali italiani deve finire a Budapest come invece accade oggi. Il fatto che la Meloni abbia idee diverse da Ilaria Salis è irrilevante: il Governo italiano deve lavorare per i cittadini italiani. Grazie Ivan Scalfarotto per essere stato oggi in quell’aula a dire da che parte stiamo, come già avevamo fatto con la Leopolda. Presidente Meloni, si faccia sentire. Ci governano i Fratelli d’Italia o i sudditi d’Ungheria?”, le parole di Matteo Renzi su X.

Leggi anche

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT Elisabetta Gregoraci, hai mai visto suo padre Mario? Ciondolo in vendita – FOTO – .