TREVISO – Ben 22 denunce per furto aggravato di biciclette e monopattini. Era diventato l’incubo di chi abbandonava per strada biciclette di valore e monopattini elettrici e ha agito in tutto il territorio comunale di Treviso, in particolare tra la stazione degli autobus e piazza Duomo.. Gli agenti del nucleo di polizia giudiziaria del comando della Polizia Locale di Treviso, dopo aver raccolto le diverse denunce, hanno ricostruito un quadro probatorio anche attraverso le immagini della videosorveglianza cittadina, depositando presso la Procura della Repubblica di Treviso un tempestivo e corposo fascicolo probatorio dal quale emersero gravi indizi a carico di una sola persona e sulla base dei quali la Procura ha provveduto a chiedere al gip la custodia cautelare in carcere, poi disposta con ordinanza.
E quindi qpochi giorni fa gli agenti di via Castello d’Amore hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 28enne BI, di cittadinanza moldava ma residente a Villorba e trasferito nel carcere di Santa Bona a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
“I furti erano seriali e avevano causato un vero allarme sociale in città”le parole di comandante della Polizia Locale Andrea Gallo. “Per questo ringrazio la Procura della Repubblica, che ha supportato il lavoro investigativo del Comando. Le denunce sono state fondamentali per perseguire l’autore del reato che ha adottato sempre la stessa tecnica. Una volta individuato il veicolo da rubare, veniva forzato il lucchetto e portato alla stazione ferroviaria da dove spesso l’indagato prendeva il treno per Mestre per venderlo a qualche delinquente al fine di riscuotere denaro per poi contattare gli spacciatori.
“In un paio di casi – aggiunge Gallo – i proprietari delle bici rubate hanno sporto denuncia dopo aver letto un cartello lasciato sul posto dagli agenti proprio perché dalla videosorveglianza erano emerse le prove di un furto. Il cartello lasciato dagli agenti del Comando recava questo messaggio: “Se non trovate qui la vostra bicicletta, contattate la Questura perché molto probabilmente è stata rubata”, un metodo semplice ma efficace per perseguire i responsabili di furti di biciclette»”
