RITORNO ALLE GARE – CAMPIONATO REGIONALE ENDURO LOMBARDIA – 3° PROVA – .

RITORNO ALLE GARE – CAMPIONATO REGIONALE ENDURO LOMBARDIA – 3° PROVA – .
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Terza giornata del campionato regionale enduro in Valle Sabbia – Gazzane di Preseglie (Bs)

Domenica 24 marzo, Valle Sabbia: il cielo è terso, l’aria è frizzante. La luce del sole rende il verde dei prati più intenso e vivo. Il paddock di gara è circondato dalle splendide montagne di Preseglie e, poco distante, è possibile vedere il percorso della prima prova speciale, la prova cross della pista Galaello.

Nicholas mi aveva parlato di questo tracciato già il giorno prima della gara, quando eravamo andati insieme a percorrere la prima prova speciale, così da poterne memorizzare curve, passaggi e insidie ​​tecniche. Galaello gli ricorda gli anni del Mondiale, gli allenamenti folli e disperati di una volta. Un passato che torna a solleticare la sua ambizione e la voglia di tornare verso nuove sfide.

Il rumore dei motori risuona ovunque. Tutti sono emozionati, tutti vogliono partire. L’emozione si legge sui volti di tutti i piloti, ma su quello di Nicholas si vede a malapena. Una delle cose che mi ha sempre colpito di lui è come il suo sguardo durante le gare assuma una forma molto particolare: occhi acuti, che vedono solo la pista, e una mente attenta a ricordare ogni dettaglio memorizzato.

A Galaello Nicola vola, si diverte. Esita solo quando deve fare il salto più complesso della pista: era da tanto tempo che non ne faceva uno così. Ma la memoria ha il sopravvento sulla ragione, il corpo fa ciò che la ragione bloccherebbe: salta e lo fa bene. Il percorso non è banale, il terreno è compatto e duro.

La corsa prosegue verso Ca’Rosada: ecco la seconda prova speciale. C’è così tanta gente in strada che sembra quasi di stare in uno stadio. C’è chi esulta, chi suona le trombe e chi fatica come un matto. Qui la corsa si fa sentire più che altrove. Il percorso infatti ricorda quello della famosa “Sei Giorni” del ’97 e del mondiale enduro 2014.

Coppa del Mondo a cui Nicholas aveva partecipato. Sempre durante la nostra passeggiata tra i nastri, quando gli chiesi come fosse essere lì, Nicola mi trascinò nella parte più alta del percorso e, indicandomi vari punti, mi descrisse nel dettaglio tecnico tutte le particolarità della speciale, guidando con la mente nei ricordi del passato e sorridendo come un bambino.

Nonostante la bellezza del terreno di Ca’Rosada, ci sono alcune parti della speciale che sono insidiose. Molti piloti perdono il controllo della moto in prossimità di un fiume: il terreno lì è più scivoloso e, con il passare del tempo e dei giri, il rischio di cadere se si tocca il freno è assicurato. La pioggia che inizia a cadere non aiuta. Anche Nicola cade al secondo giro, ma non al terzo.

La terza prova speciale, ad Agnosine, è quella che è stata presa un po’ alla leggera da tutti, forse anche da Nicholas: è breve ed è un prato senza difficoltà apparenti. In realtà il percorso è molto stretto: non è facile affrontare curve così strette e ravvicinate. Muovendomi tra una prova e l’altra, sento diversi piloti lamentarsi dei loro tempi e vedo altrettanti arrabbiarsi per lo stesso motivo.

Dopo un collegamento più lungo, arrivato a Vestone, riesco finalmente a incontrare Nicholas per scambiare due parole: è soddisfatto, sta correndo bene e i tempi sono buoni. Gli chiedo se si sta divertendo e lui dice di sì: questa è la cosa più importante.

Enzo, il caporedattore di SoloEnduro, lo intercetta durante la sua diretta e gli fa qualche domanda: Nicola risponde, ma come sempre si emoziona quando viene intervistato. Quando finalmente può partire con la sua moto, l’emozione sembra essere scomparsa dai suoi occhi e non è evidente nemmeno nei suoi gesti.

Il tracciato del Vestone è spettacolare: continui saliscendi, sassi e irregolarità del terreno rendono tutto più difficile. Ci sono salite e discese mozzafiato che sembrano rampe. Non mancano i salti e le bellissime curve da fotografare.

Al termine dei tre giri delle prove speciali torno nel paddock e aspetto Nicholas: è soddisfatto del suo risultato, ma è pensieroso. Gli chiedo se va tutto bene, dice di sì. Vuole tornare a gareggiare come una volta. Rido, pensando che mi piace così: impaziente.

Il primo posto sul podio, nella categoria 125 territoriale, va a Nicholas. Lui è felice e lo sono anch’io.


Testo Alessandra Alabiso e Nicola Trainini

PH: Alessandra Alabiso

fb Nicola Trainini
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