Bologna, 28 marzo 2024 – È guerra tra Federdistribuzione e sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, che si sono ritirate unilateralmente dalla trattativa per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro della Distribuzione Moderna e Organizzata. Lo hanno annunciato i sindacati Otto ore di sciopero in tutta Italia il 30 marzo e con la mancanza di disponibilità a lavorare il 31 e 1 aprile. Luca Malcotti, segretario nazionale Terziario UGL, spiega: “I 200mila lavoratori della grande distribuzione aspettano da oltre 4 anni il rinnovo del Ccnl, ma il negoziazione delle ultime ore lo è saltato a fronte delle pretese di Federdistribuzione di introdurre ulteriori dosi di precarietà e dequalificazione dei lavoratori”. “Ribadiamo il nostro rammarico”, dice Federdistribuzione riguardo allo stallo delle trattative, a giudicare la proclamazione di un’astensione è “irresponsabile”. per il sabato di Pasqua, minacciato dai sindacati.
L’organismo che rappresenta le imprese della grande distribuzione precisa che “non essendo mai mancata la disponibilità alla trattativa nelle varie fasi che si sono susseguite nei mesi precedenti e durante l’ultimo incontro del 26 e 27 marzo ha dato disponibilità a riconoscere aumenti salariali espressamente richiesto dalle organizzazioni sindacali, che hanno sempre messo al primo posto l’importanza della tutela dei lavoratori sostenibilità necessaria per le imprese.
“Contrariamente a quanto emerso dalle organizzazioni sindacali, Federdistribuzione precisa che non è stata avanzata alcuna richiesta “flessibilità incontrollata” nel definizione di contratti a tempo determinatoma solo in aggiunta a quanto già previsto dalla legge”.
