Lombardia SiCura, manifestazioni davanti agli ospedali di Busto e Varese: «La sanità non è in vendita»

Lombardia SiCura, manifestazioni davanti agli ospedali di Busto e Varese: «La sanità non è in vendita»
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BUSTO ARSIZIOVenerdì 5 aprilein occasione della Giornata Mondiale della Salute, Lombardia SiCura e la Rete Europea – La salute non è in venditapromuovere dalle 9 alle 12 un presidio in via Arnaldo da Brescia, davanti all’ospedale di Busto Arsizio, e in via Guicciardini, davanti all’ospedale Circolo di Varese.

Niente più tagli al servizio sanitario pubblico

I partecipanti chiedono il rispetto della tutela della salute come diritto fondamentale, la salvaguardia e il rilancio di un sistema sanitario nazionalegiusto, accessibile e universale, stop ai tagli e allo smantellamento dei servizi sanitari pubblici.

Durante la dimostrazione verranno anche interrogati

  • La Garanzia delle Cure, nell’ambito del Servizio Socio Sanitario Pubblico, nel territorio
    nazionale e regionale, affinché sia ​​garantita a tutti e ovunque, soprattutto nelle aree più vulnerabili
    periferici ed interni e per le persone con maggiori fragilità e patologie, l’erogazione di LEA e LEPS,
    che deve essere attuato e finanziato. È fondamentale intervenire sulle cause ed eliminarle
    l’allungamento delle liste di attesa, che creano discriminazioni insopportabili tra chi può pagare e chi
    coloro che invece rinunciano alle cure, alimentando fortemente la privatizzazione della sanità. Allo stesso modo
    decisiva l’applicazione della riforma sulla non autosufficienza, coerente con l’attesa legge delega
    da oltre vent’anni.
  • L’applicazione e il rilancio delle politiche di prevenzione e sicurezza applicandole sui luoghi
    della vita e del lavoro, le regole per la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi affinché siano idonei
    operatori sanitari e sociali, in una prospettiva globale della salute e dei suoi determinanti.
  • Il rafforzamento dei servizi territoriali e la riorganizzazione dell’assistenza
    e prevenzione primaria, e integrazione ospedale-territorio attraverso un incremento
    strutturali del Fondo sanitario nazionale e la piena attuazione del PNRR e del DM 77/2022, con un
    adeguata fornitura di personale, sia sanitario che socio-sanitario, per farlo funzionare e con a
    aumento dei fondi per i servizi di protezione sociale per garantire tutti i diritti delle persone non autosufficienti e la loro integrazione con i servizi sanitari
  • La riorganizzazione della formazione/aggiornamento e la valorizzazione delle competenze,
    delle diverse professioni sanitarie del sistema pubblico con un piano straordinario di assunzioni,
    abolendo i tetti di spesa per il personale ancora esistente e individuando specifici finanziamenti
    reinternalizzare i servizi, aumentare i livelli di personale e garantire la compensazione
    situazione economica dignitosa per tutti gli operatori, inclusa un’adeguata retribuzione degli straordinari.
  • La partecipazione democratica dei cittadini e degli operatori ai meccanismi decisionali, il
    promozione di un modello che garantisca la collaborazione orizzontale tra tutti gli attori della
    sanità e istituzioni.
  • Un fermo stop alla privatizzazione della sanità. La salute non può esserlo
    commercializzato, ridotto a merce o compromesso da politiche di austerità e sottofinanziamento.
    La soluzione non è l’autonomia differenziata, che produce ulteriori disuguaglianze e
    disomogeneità nell’erogazione dei servizi tra i cittadini. Sarà possibile aderire ad una petizione.
busto presidio ospedaliero – MALPENSA24

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