Escort di lusso, bottiglie di champagne, soggiorni in hotel e cene costose oltre a buoni carburante e biglietti per partite di calcio in cambio di contratti esclusivi di smaltimento rifiuti. Corruzione e sfruttamento della prostituzione sono i reati contestati nell’operazione ‘Leonida’ condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dalla Procura di Reggio Emilia che ha portato all’esecuzione di 5 misure cautelari (di cui una agli arresti domiciliari e quattro interdizioni) e 14 avvertimenti nell’ambito delle perquisizioni in corso dall’alba di questa mattina, anche nel reggiano, in provincia di Parma, VeronaBrescia, Lucca, Livorno, Sassari, Roma e Siena.
È finito agli arresti domiciliari il socio unico e presidente del consiglio di amministrazione di Greenlife srl ed Ecologia Soluzione Ambiente Spa con sede a Bibbiano, nel reggiano. Tra gli indagati ci sono anche due ufficiali dell’Esercito e un ingegnere civile, tutti e tre impiegati nell’impianto di ripristino e recupero munizioni militari di Noceto (Parma) e accusati di aver ricevuto donazioni per favorire la società in affidamenti diretti di lavori di smaltimento di rifiuti speciali ( comprese le attività di smilitarizzazione dei missili e delle bombe al fosforo bianco) per un importo complessivo di 650.000 euro tra aprile 2023 e gennaio scorso.
Gli appalti pubblici affidati direttamente e presumibilmente illecitamente all’azienda reggiana sono stati individuati nell’ambito dei servizi richiesti da alcune aziende municipalizzate operanti in Toscana, Veneto e Lombardia e per tali condotte sono indagati 10 persone (di cui 5 enti privati collegati ad una società reggiana e a 5 funzionari pubblici compresi nelle tre società a partecipazione pubblica coinvolte nelle indagini).
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