A parlare sono anche i segretari territoriali del Pd delle tre federazioni interessate dall’inchiesta per caporalato contro migranti ospitati dal Cas di Piombino.
Grosseto: “Secondo quanto si apprende dalla stampa, ci sono anche residenti nel senese coinvolti nell’inchiesta sui fenomeni di caporalato emersi nel livornese. La nostra condanna è, come sempre, ferma e decisa: sempre la Partito Democratico in questa provincia contrasta questo fenomeno, d’intesa con i propri eletti e le forze sindacali. La riduzione in schiavitù delle persone, il lavoro sottopagato, lo sfruttamento degli ospiti CAS ricorda le battaglie che da sempre ci contraddistinguono, come quella sul salario minimo, sulla gestione equa e solidale dell’immigrazione, sulla tutela dei lavoratori. Serve un patto forte tra politica, mondo del lavoro, sindacati e governo centrale per contrastare questi fenomeni disumani, non il solito sciacallaggio speculativo del diritto sulla pelle delle vittime” dice il segretario provinciale del Pd senese Andrea Valenti.
Per il segretario della Val Di Cornia Simone De Rosas “il caporale è una piaga presente anche in Toscana. Bisogna dirlo chiaramente. Donne e uomini sfruttati, approfittando della loro difficile situazione personale, per trarre profitto. Una pratica che danneggia gravemente la stragrande maggioranza delle aziende agricole che lavorano seriamente e rispettano le regole e che devono far fronte all’aumento dei costi e alla grande distribuzione. Occorre creare seriamente le condizioni per regolarizzare i lavoratori immigrati, senza demagogia. Dove non ci sono diritti si annidano sacche di irregolarità”.
Da Grosseto interviene Giacomo Termine: “La politica deve farsi carico della lotta caporale e investimenti per la lotta preventiva e per rafforzare i controlli nelle campagne, come quello che ha sconfitto la rete responsabile dei fatti di Piombino. È un impegno che tutti i politici devono assumersi affinché il Primo Maggio non sia solo una data sul calendario. Per difendere i più deboli costretti allo sfruttamento e per difendere il lavoro degli imprenditori onesti, vittime anche di una concorrenza senza scrupoli”
