da DB
In Umbria così come in tante altre zone d’Italia e d’Europa, dopo le 19 di venerdì si è verificata quella che gli esperti hanno definito la tempesta geomagnetica più potente degli ultimi vent’anni. Più che di aurora dobbiamo parlare di Sar, ovvero di Archi rossi aurorali stabili, messa alla prova proprio da forti tempeste geomagnetiche e già osservata qualche mese fa anche se con intensità molto inferiori. Un fenomeno che ha incantato migliaia di persone fino a diverse ore dopo la mezzanotte.
Si replica Questa tempesta geomagnetica è stata annunciata dalla National Oceanic and Atmospheric Administration americana ed era quindi molto attesa dagli appassionati. Secondo la NOAA, dopo i primi effetti di venerdì, sabato sono attesi quelli più intensi, tanto che l’agenzia ha alzato il livello di previsione della tempesta a G4, il secondo più alto della scala, che prevede impatti sull’energia elettrica. griglia, sui sistemi di navigazione satellitare come il GPS e sui problemi con i satelliti e i veicoli spaziali, oltre alla maggiore probabilità di poter ammirare il fenomeno anche a basse latitudini.
Il fenomeno La tempesta è causata dall’attività solare e in particolare dall’attività di un gruppo di macchie solari che si estende per circa 200mila chilometri, circa 16 volte la dimensione della Terra. Nelle scorse ore gli esperti ne hanno parlato come di una delle regioni più grandi e attive di questo ciclo solare, già sotto osservazione da alcuni anni. Un’area talmente estesa da essere visibile – ovviamente con un’adeguata protezione – anche a occhio nudo. Tuttavia questa attività solare resterà intensa anche nel prossimo periodo e secondo gli esperti si sta avvicinando al picco.
Tempeste solari I campi magnetici ed elettrici sulla superficie del sole possono causare esplosioni, con espulsioni di massa coronale chiamate vento solare. Queste particelle cariche percorrono milioni di km e, una volta arrivate sulla Terra, possono generare effetti nella magnetosfera. Nei Paesi del Nord, più colpiti, sono stati attivati protocolli a protezione delle reti elettriche e delle infrastrutture più critiche. Più a sud, come in Italia, per fortuna la gente può pensare solo a godersi lo spettacolo.