Lo stato di agitazione del personale è stato reso noto dall’assemblea dei delegati Fp Cgil Lombardia – .

17 maggio 2024 – Si mobilitano i lavoratori lombardi delle Funzioni Centrali. Si è svolta oggi alla Camera del Lavoro di Milano e a distanza, con un centinaio di delegati in totale, l’assemblea che segna il loro incontro e l’ennesimo distacco con azioni rivendicative e di proposta.

L’aria che si respira nell’imponente sala Di Vittorio è quella delle grandi occasioni e accompagna il messaggio del volantino FP Cgil Lombardia: stato di agitazione.

Il dibattito è moderato da Cesare Bottiroli, segretario della FP Cgil milanesechi gioca in casa.

Nel suo intervento introduttivo il segretario regionale Dino Pusceddu mostra la fotografia di lavori spesso non sicuri, di lavori sottopagati e precari. Il settore pubblico è cambiato in peggio, è stato fatto cambiare. Per questo è importante, sostiene il sindacalista, che l’attacco che questo governo sta sferrando al mondo del lavoro nel suo complesso e al lavoro pubblico in particolare, venga bloccato da una serie di iniziative che mettono in chiaro quanto siano preziosi i servizi pubblici, unico nel garantire l’universalità dei diritti dei cittadini.

Ma in Lombardia questi servizi pubblici sono in crisi e il welfare regredisce, a differenza del costo della vita (a Milano gli affitti sono aumentati del 59%). COME, la sempre maggiore carenza di servizi fa sì che la nostra regione perda di competitività, rendendola poco appetibile anche per chi vi viene a lavorare.

Nelle riunioni sono diffuse le segnalazioni dei sindacalisti, le lamentele per carenza di personale, risorse e sviluppi di carriera. La prima causa della scarsa attrattiva della PA sono i bassi salari e la risposta, l’unica possibile, è quella di salari dignitosi necessari per vivere serenamente. La leva dell’informatizzazione, sfoggiata da Brunetta in poi, si è rivelata inutile per evitare attacchi ai luoghi di lavoro da parte di cittadini insoddisfatti.

Se questa è la realtà, il rischio è la desertificazione dei posti di lavoro pubblici e le proposte sono interventi come convegni, concorsi regionali e confronti con i livelli di governo nazionali che, però, finora sono stati sordi alle richieste. Per questi, e per tanti altri aspetti, sottolinea il segretario della FP Cgil Lombardia, la mobilitazione parte dalle gambe dei lavoratori.

E non solo nel settore pubblico. Infatti tutta la CGIL è impegnata nella raccolta firme per il referendum per un lavoro sicuro, dignitoso, tutelato e stabile.

Così come è impegnata a contrastare ogni forma di discriminazione di genere, affermando sempre i diritti delle persone. Da qui, il flash-mob organizzato nella stanza del Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia.

Tutti gli interventi dei delegati hanno reso evidente la crisi delle pubbliche amministrazioni, tra cui carenza di personale, carichi eccessivi, mortificazioni professionali, uffici inadeguati e talvolta anche la dirigenza.

Il segretario della FP nazionale Cgil Florindo Oliverio ha concluso l’assemblea ribadendo la necessità di una vasta mobilitazione.
Le risorse per il rinnovo del contratto nazionale non ci sono e le definirà la prossima legge di bilancio. Inoltre, la maggior parte dei problemi non può essere risolta solo attraverso la negoziazione e ormai tutti gli uffici pubblici sono vuoti sia al Nord che al Sud.

La FP Cgil ha due bandiere: i rinnovi contrattuali e un piano per l’occupazione (assunzioni, stabilizzazione) perseguito anche con emendamenti che questo governo prontamente boccia. Comunque, il Pnrril piano di ripresa europeo, chiede di mettere la pubblica amministrazione in condizione di esistere. Questo è anche il luogo in cui è stata avanzata la richiesta di restituirla dignità questo è dovuto a lui, adeguando le retribuzioni dei lavoratori e delle lavoratrici e spostando le scadenze della nuova normativa professionale dal 2024 al 2026.
Anche il sistema di assegnazione deve diventare applicabile da parte di tutti gli operatori del territorio, l’organizzazione deve diventare trasparente e flessibile.

Lo stato di agitazione è il primo passo, ma occorre anche costruire un movimento di consenso.

(Barbara Campagna)

La FP CGIL dichiara lo stato di agitazione tra i lavoratori e gli operatori delle Funzioni Centrali in Lombardia

Manifesto FP CGIL Stato di agitazione tra i lavoratori del settore delle Funzioni Centrali in Lombardia

comunicato stampa

video

Le foto


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