Un giovane del Giglio alla regata “Risi’atori” di Livorno – .

Un giovane del Giglio alla regata “Risi’atori” di Livorno

Dopo tanti anni… un altro figlio del Giglio parteciperà oggi, 2 giugno, alla Risi’atori, la storica regata remiera di Livorno. Riguarda Lorenzo Rum (nipote di Nicola e Lena) che rema per il biancoverde Rione San Jacopo. Gara unica nel suo genere in tutto il Mar Mediterraneo sia per la sua origine che per l’impegno psicofisico che richiede.

Era il 1978 quando il Commendator Tito Neri, capostipite della famiglia Neri e fondatore dell’omonima azienda a fine 800, decise di dedicare un concorso ai “Risicatori” (in gergo livornese per sacrificare la “C in eccesso”). ” detti “Risiatori”), figure epiche del porto livornese del passato le cui imprese sono strettamente legate alla tradizione remiera della città. Gente di mare e scaricatori di porto che, ogni giorno, sfidavano il mare a bordo di piccoli pescherecci per raggiungere le navi in ​​arrivo e assicurarsi così il diritto di scaricarle.

Qualunque fossero le condizioni atmosferiche, hanno dato vita ad una vera e propria corsa senza esclusione di colpi, senza regole e senza paura, la sopravvivenza era in palio, chi arrivava primo si prendeva tutta la posta, agli altri non restava che provarci il giorno dopo. Tuttavia, ogni quartiere aveva il proprio gruppo di “Ricchi” che, data la loro importanza nell’economia della comunità, erano considerati e rispettati come personalità.

Ci sono state ogni sorta di voci su chi fossero i “Risk Takers” che si guadagnavano da vivere “assumendosi dei rischi”. C’è chi li ha paragonati a pirati pronti a salire a bordo di navi messe in difficoltà dallo Scirocco o dal Libeccio e chi ha pensato di trasformarli in salvatori candidi e generosi pronti a rischiare la vita per portare aiuto ai marinai in difficoltà. La verità forse sta nel mezzo, la spinta primaria era senza dubbio “il bottino”, una nave che si poteva scaricare per guadagnarsi la giornata, ma i vecchi livornesi, marittimi generosi e sprezzanti del pericolo, erano anche capaci di gesti eclatanti di altruismo e coraggio.

Profondi conoscitori del mare e della sua “rabbia” tanto da sfidarlo nei momenti più difficili, riuscirono a recuperare e salvare tanti marinai in difficoltà. Che siano stati spinti dal bisogno di lavoro e più specificatamente dalla fame non rappresenta certo una nota di demerito. Per salvare vite umane, però, ci vuole tanto “coraggio”, forza e audacia.

Nel tempo molte cose sono cambiate, a partire dalle leggi e dai regolamenti che regolano il bizzarro mondo remiero livornese, ma una cosa è rimasta intatta: la stanchezza. E la Coppa Risicatori, la competizione che apre il Trittico (Palio – Barontini – Risiatori), ne incarna più e meglio delle altre gare la sua essenza. Non solo per i 7600 metri, dalla Meloria alla Darsena Nuova, che più volte i regatanti hanno simulato al remergometro in cantina o provati in allenamento, ma perché i Risiatori sono storia. La storia di Livorno, che è nata sul mare e ha sempre guardato verso il mare.

Avanti Lorenzo …tutto il Giglio fa il tifo per te!

Per tutti coloro che vorranno seguire le gesta di questi “eroi del remo” la regata sarà trasmessa in diretta su Telegrandducato (canale 15 del DDT) a partire dalle 17:45.

 
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