“Troise è l’uomo giusto per l’Arezzo. Nessun cambiamento, solo qualche aggiunta” – .

“Troise è l’uomo giusto per l’Arezzo. Nessun cambiamento, solo qualche aggiunta” – .
“Troise è l’uomo giusto per l’Arezzo. Nessun cambiamento, solo qualche aggiunta” – .

Radio TMW

Troise è stata la nostra prima ideaL’ho disturbato appena finiti i suoi impegni. In questo momento credo insieme al presidente sia il profilo più giusto per il percorso”. Il direttore sportivo dell’Arezzo Aniello Cutolo parla così durante la trasmissione A Tutta C su Radio TMW della scelta del nuovo allenatore e dei progetti per il futuro: “C’è la volontà, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche strutturale, di crescere. Il presidente negli ultimi anni ha investito molto sul centro sportivo, sappiamo quanto sia importante avere una struttura proprietaria. Per la squadra vogliamo aumentare la competitività nei vari reparti per garantire un livello più alto”.

Quanto deve cambiare in questa squadra?
«Non ci saranno stravolgimenti, per noi già quest’anno era fondamentale ripartire da chi ci ha portato in C. L’idea è quella di inserire quattro o cinque elementi».

Quanto è importante per te la conoscenza dell’ambiente, avendo vissuto la piazza anche da calciatore?
“Credo che il direttore sportivo sia sempre centrale in un club. Oggi ho una responsabilità importante, conosco le dinamiche di questa città e di questa società. Devo ringraziare il presidente per avermi dato questa opportunità”.

La tua esperienza con i giovani ha influenzato anche la scelta di Troise?
“Assolutamente si. La richiesta all’allenatore è di continuare a far crescere tutti, grandi e piccini. L’allenatore è una figura di grande formazione, penso che arrivi in ​​un momento perfetto”.

Hai giocato anche nella Juve Stabia, che commento hai sulla stagione campana?
“Assieme al Mantova è stata la sorpresa, nessuno si aspettava che vincessero così. Non ci resta che fare i complimenti a Possanzini e Pagliuca e ai rispettivi amministratori”.

Cosa ti aspetti dalla finale dei playoff?
“In campionato abbiamo affrontato la Carrarese e mi hanno impressionato tantissimo. La qualità c’è da entrambe le parti e ovviamente il Vicenza è favorito, ma attenzione alla Carrarese”.

Vedete il movimento della Serie C in crescita?
“Assolutamente sì, anche dal punto di vista ambientale e pubblico. È diventato un campionato sempre più affascinante e formativo, il livello si è alzato tantissimo. Si stanno facendo passi importanti e la crescita è evidente. Quest’anno i nostri fan sono stati incredibili, abbiamo avuto un seguito incredibile. C’è passione in tutta Italia”.

 
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