Omicidio Bossi, il nuovo software Apple rinvia l’esame dei cellulari – .

Omicidio Bossi, il nuovo software Apple rinvia l’esame dei cellulari – .
Omicidio Bossi, il nuovo software Apple rinvia l’esame dei cellulari – .

CAIRATE – L’udienza per l’incidente probatorio riguardante i sei cellulari sequestrati dopo l’omicidio del Andrea Bossi, 26 anni, assassinato con una coltellata al collo nella notte tra il 26 e il 27 gennaio nel suo appartamento di via Mascheroni a Cairate. La sperimentazione di Apple su nuovi software fa sì che l’incidente venga rinviato, senza colpe, di circa un mese.

I sospettati

Per l’omicidio del giovane, nell’arco di appena un mese, i Carabinieri dell’Ospedale Sstazione di Fagnano Olona e della compagnia Busto Arsizio, coordinato dalla Procura della Repubblica di Busto Francesca Parolahanno arrestato Douglas Carolo, 21 anni di SamaratoE Michele Caglioni20 anni di Cassano Magnago. Dei sei cellulari indagati, due appartengono a Bossi, tra questi c’è anche quello distrutto la notte dell’omicidio e poi ritrovato da Caglioni che ha subito collaborato, uno appartiene a Caglioni, uno a Carolo, i restanti due appartengono a due persone appartenenti alla cerchia di amici della vittima e presunti assassini .

La sperimentazione di Apple

Ed è vero L’iPhone di Carolo aver dato problemi agli esperti. In poche parole: Apple chiede ad alcuni utenti di partecipare al test del nuovo software. Di questi, in base al gradimento del campione di utenti selezionato, alcuni vengono implementati. Altri vengono abbandonati perché non funzionano abbastanza bene. Una sorta di indagine di mercato per scegliere su cosa investire in futuro. L’iPhone di Carolo faceva parte di questa sperimentazione. Per questo motivo, al momento dell’incarico, gli analisti non disponevano del software adatto per effettuare una copia forense del contenuto del cellulare. A quanto pare, però, esiste un nume tutelare che tutela la giustizia: il tipo di sperimentazione a cui Carolo ha aderito è stata implementata e aggiornata da Apple. Per questo motivo avrà luogo l’incidente probatorio, solo rinviato di un mese. Il tempo necessario per avere il “linguaggio” giusto per fare una copia forense del contenuto del cellulare.

Il nodo delle relazioni

L’analisi del cellulare è essenziale, in primo luogo, stabilire quali rapporti ci fossero tra le persone coinvolte nell’omicidio. Per stabilire, in un secondo passaggio, chi tra Carolo e Caglioni conosceva davvero la vittima. Secondo quanto accertato fino ad ora sarebbe stata Carolo ad avere un’amicizia diretta con Bossi. Non solo: Caglioni e Carolo si accusano a vicenda. Caglioni, il primo a collaborare, disse di non sapere perché Carolo gli avesse chiesto di accompagnarlo a Bossi quella notte.

Analisi fondamentale

Ha detto di essere rimasto in strada mentre il 21enne saliva verso l’abitazione. Ha detto di essere entrato nell’appartamento dopo che era avvenuto l’omicidio e di aver visto Carolo estrarre il coltello dal collo della vittima. Ha detto che non aveva parlato perché Carolo lo minacciava ogni giorno. Ora, alla luce di tutto ciò, esaminare il contenuto del cellulare del 21enne risulta fondamentale. Primo: se davvero Carolo avesse mandato un messaggio o chiamato Caglioni chiedendogli di salire, il fatto confermerebbe la versione di quest’ultimo. E ancora: se Caglioni fosse stato minacciato come sostiene, di tutto questo dovrebbero esserci tracce sul telefono di Carolo. Fortunatamente, il problema potrebbe essere risolto entro un mese. L’udienza davanti al gip Piera Bossi è fissata per il 12 luglio.

cairate omicidio bossi cellulare – MALPENSA24
 
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