Concessioni. “Il manifesto di Rimini” per salvare le località balneari dal Bolkestein • newsrimini.it – .

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Il “Manifesto di Rimini” al centro di una petizione per salvare le spiagge romagnole dai rischi che i bagnanti vedono nella Bolkestein. La raccolta firme, lanciata da Legacoop e le 15 cooperative bagnini della Riviera, partita dal Bagno 62 di Rimini e proseguirà fino a settembre in tutti gli stabilimenti balneari da Ferrara a Cattolica. Il manifesto ne elenca alcuni proposte urgenti rivolte al governo ai quali è chiesto di impegnarsi in ogni luogo per salvare il settore balneare. Tra le richieste, una legge di riordino delle concessioni demaniali, che dia al turismo balneare un quadro stabile e omogeneo a livello territoriale, capace di sostenerne lo sviluppo. Legacoop invita poi l’esecutivo a difendere il lavoro di chi opera nelle concessioni balneari e a riconoscere il valore di mercato delle imprese. L’obiettivo è salvaguardare quelle migliaia di piccole e piccolissime imprese familiari che operano sulle coste romagnole e danno continuità all’attuale modello di servizio che ha fatto la fortuna dell’offerta turistica della regione. Il rischio, spiega Legacoop, è che questa esperienza sia in via di estinzione, perché dopo anni di rinvii e interpretazioni della direttiva Bolkestein, i bandi per le concessioni sono alle porte ma non esiste una legge che detta regole giuste e sicure accesso alle prove pubbliche. Il timore è che i piccoli operatori finiscano per essere spazzati via dalle grandi multinazionali. Condividono le finalità dell’iniziativa, spiega Legacoop, l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, il presidente della Provincia di Forlì. Cesena, Enzo Lattuca, il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, il nuovo sindaco di Cervia, Mattia Missiroli, il sindaco di Misano Adriatico, Fabrizio Piccioni, il sindaco di Riccione, Daniela Angelini, il sindaco di Cattolica, Franca Foronchi, il presidente di la Camera di Commercio di Ferrara Ravenna, Giorgio Guberti, la presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Emma Petitti, e i consiglieri regionali Massimo Bulbi, Mirella Dalfiume, Lia Montalti, Nadia Rossi e Manuela Rontini, i parlamentari Andrea Gnassi, Ouidad Bakkali e Marco Croatti.

Il presidente dell’associazione contesta però l’iniziativa Coordinamento nazionale Mare Libero, Roberto Biagini da Rimini, che punta il dito contro gli attuali dealer. “È necessario salvare le spiagge, bene pubblico per tutti noi, dall’abuso edilizio – Lui dice –, dal degrado e deturpamento ambientale, dall’impossibilità di accedervi liberamente e gratuitamente, dall’evasione fiscale che rasenta cifre impressionanti, dal lavoro nero che imperversa, dai compensi ridicoli che lo Stato esige dai concessionari, dal potere politico- mafia aziendale tra lobby e partiti e istituzioni che a tutti i livelli decidono sopra la testa di noi cittadini i progetti della spiaggia secondo i desideri degli stabilimenti balneari, lasciando da parte l’interesse pubblico. Bisogna raccogliere firme su questo, Lega Coop., non sul nulla perché il processo di adeguamento agli standard europei e quindi di evidenza pubblica è ormai irreversibile“.

 
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