PESCARA. Non solo la coltellata, la settimana scorsa fuori dalla discoteca attaccata al Traghetto, che ha ferito un diciottenne operato d’urgenza all’ospedale di Pescara. Episodi di violenza nei quartieri della movida pescarese sono ormai all’ordine del giorno. Nella stessa notte dell’aggressione al Traghetto, c’era stata un’altra discussione con un coltello, in un locale vicino, sempre tra giovanissimi, ma per fortuna senza particolari conseguenze. Un allarme che va avanti da mesi, e di cui a metà maggio poco meno di un mese fa si era fatto portavoce il padre di un’altra sedicenne aggredita e presa a pugni per futili motivi e finita in ospedale. “Quattro bastonate nella stessa sera”, ha denunciato il genitore dopo aver passato la notte in ospedale insieme al figlio sedicenne, “se non facciamo qualcosa, di questo passo rischiamo una carneficina”. Nel suo caso, suo figlio era in coda davanti a un locale della costa settentrionale, in attesa di entrare in una discoteca, quando, dopo aver chiesto all’amico che era già dentro quanto tempo mancava all’ingresso, è stato bloccato alle spalle da un ragazzo. . “Stai parlando a voce troppo alta”, è stato accusato di aver fatto il sedicenne, prima che altri due lo colpissero con una serie di pugni al volto, lasciandolo a terra sanguinante.
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