Indaga sulla morte di Cristina Frazzica, la soccorritrice, nota penalista napoletana – .

Indaga sulla morte di Cristina Frazzica, la soccorritrice, nota penalista napoletana – .
Indaga sulla morte di Cristina Frazzica, la soccorritrice, nota penalista napoletana – .

Non si esclude nessuna ipotesi riguardo la morte di Cristina Frazzica, oggi il soccorritore, noto penalista napoletano, è indagato. Sul canoista morto a Posillipo il cerchio si restringe. L’uomo che aveva soccorso il compagno superstite di Cristina e allertato le autorità ha dichiarato di non essersi accorto di nulla e tanto meno di aver visto la canoa durante la navigazione, ma solo un uomo in difficoltà in mare intento a chiedere aiuto. Da soccorritore a principale sospettato il passo è stato breve. Una svolta non del tutto inaspettata per gli esperti del mare. Soprattutto per chi conosce il mare di Posillipo.

Le indagini si concentrano così sul soccorritore del sopravvissuto all’incidente, scampato all’impatto e potrebbe essere lo stesso che ha investito la coppia di atleti in kayak, provocando la morte di una donna di 31 anni.

Ieri in Procura l’uomo è stato interrogato perché mentre era al timone del suo Vega 18 metri sarebbe stato responsabile dell’investimento. Secondo quanto emerso nella tarda notte di ieri, il primo indagato per la morte del 32enne ha spiegato di non essersi accorto dell’incidente. Evidenziando che nessuno dei passeggeri dell’imbarcazione sulla quale viaggiava avrebbe percepito nulla di anomalo; viaggiavano ad una velocità non particolarmente elevata, non si sarebbero accorti di quanto accaduto. Anche l’uomo, un penalista di comprovata fama, era in stato di choc. Agli inquirenti ha spiegato di aver visto un uomo in mare, in evidente difficoltà e di averlo aiutato. Assistenza immediata, ha spiegato agli inquirenti. Solo successivamente il soccorritore (con il suo gruppo di ospiti sull’imbarcazione) è venuto a conoscenza della situazione della donna morta, avviando così le ricerche da parte della capitaneria di porto. Si attende ora l’esito degli accertamenti tecnici sulla sua imbarcazione, sono previsti accertamenti anche su altre due imbarcazioni che sono state sequestrate.

Domenica 9 giugno, intorno alle 18, Cristina Frazzica, 31 anni, che si trovava in canoa con il compagno di avventure, muore sul colpo. Un drammatico incidente: lei viene investita e uccisa, lui si salva per miracolo. Inizia così la caccia ai pirati del golfo. Dopo poche ore la svolta grazie alle telecamere di Villa Rosebery, la residenza napoletana riservata al Capo dello Stato. Chi ha speronato la donna potrebbe essere lo stesso che si è fermato per aiutare l’altro passeggero della canoa.

Sono stati registrati i transiti di alcune imbarcazioni a grande chiglia. In due giorni i sommozzatori hanno perquisito la zona delle boe di Mergellina, fino a individuare almeno tre imbarcazioni. Tra questi c’è il cabinato del soccorritore. Le tre imbarcazioni sono state sollevate con argani, per poi essere portate in un cantiere, nel corso di una strategia investigativa diretta ed efficace: obiettivo degli inquirenti era isolare tracce di indumenti o residui organici all’altezza delle eliche. Oppure per isolare eventuali segni di impatto o sfregamento.

Controlli in corso che, almeno per il momento, hanno ristretto il cerchio attorno ad un’imbarcazione in particolare: quella del soccorritore, il penalista napoletano.

Le indagini proseguono anche su altri punti. Inchiesta condotta dalla Procura della Procura di Napoli Toscano, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Raffaello Falcone, l’ipotesi è omicidio colposo. Si attendono i risultati dell’autopsia. Il corpo della donna potrebbe essere stato dilaniato dall’elica. Servono però dati oggettivi.

Secondo quanto emerso l’impatto potrebbe essere avvenuto tra i 200 e i 300 metri, una distanza ancora a rischio per chi va in canoa o decide di spostarsi al largo.

Fondamentali sono anche i racconti e le testimonianze dei soggetti che verranno intervistati per una breve informativa.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Politiche antincendio per le auto elettriche? Ci sono (e costano poco) – .
NEXT Tubercolosi in Europa. Appello urgente di MSF alle istituzioni per migliorare l’accesso alle cure – .