Madre e figlia sono morte sotto il treno, la bambina avrebbe dovuto essere battezzata oggi – .

Madre e figlia sono morte sotto il treno, la bambina avrebbe dovuto essere battezzata oggi – .
Madre e figlia sono morte sotto il treno, la bambina avrebbe dovuto essere battezzata oggi – .

Oggi doveva essere un giorno speciale per la piccola, il suo desiderio più profondo si è avverato: essere battezzata e diventare cattolica. La bambina di 10 anni avrebbe dovuto ricevere il sacramento alle 18,30 nella chiesa della Beata Vergine Maria di Villa Carmine, e poi avrebbe ricevuto anche la Comunione, come aveva espressamente chiesto al parroco don Valentino Iezzi. “Avevo parlato con la madre e la figlia qualche giorno fa e la bambina era molto contenta di ricevere il battesimo” racconta il sacerdote. Oggi la cerimonia era prevista perché anche la sua bambina voleva condividere la religione e il catechismo con le sue amiche. Per questo motivo madre e figlia erano state preparate a ricevere il sacramento da una coppia di preparatori.

L’INCONTRO
I due collaboratori del parroco avevano avuto un incontro con la donna e la bambina mercoledì, il giorno prima del tragico evento, ed erano rimasti sorpresi dalle condizioni della giovane madre che appariva in difficoltà, con fragilità psichiche, tanto tanto che rimandò tutto al giorno dopo. Il giorno successivo, giovedì, la donna non rispondeva più al telefono. Era già alla stazione con la figlia. L’immane tragedia, che nessuno avrebbe potuto prevedere, era già avvenuta con quel salto sui binari dove correva il Frecciarossa per Milano. Con sé la madre portava la bambina che teneva per mano. Per loro non c’era scampo.

La città di Montesilvano è sotto shock. La tragica morte di madre e figlia, colpite alla stazione di Montesilvano, è per tutti un gesto inspiegabile. Avvenuta nel giorno della festa del patrono Sant’Antonio, la notizia straziante ha scosso i partecipanti al corteo, compreso il vicesindaco Paolo Cilli: «Avendo appreso dei fatti sconvolgenti arrivati ​​dalla stazione ferroviaria, che ci toccano profondamente, una volta rientrati in chiesa ci siamo tutti raccolti in preghiera attorno alla famiglia distrutta e in ricordo delle due vittime, per iniziativa del parroco don Pierluigi”. Il sindaco Ottavio De Martinis ha immediatamente annullato i festeggiamenti della vittoria elettorale previsti per ieri sera, proclamando una giornata di lutto cittadino. Inevitabile il pensiero rivolto al DC di Montesilvano, marito della donna di origini cubane, RGJ e padre della bambina di 10 anni. «Una studentessa dolcissima, bella e felice», sono le parole piene di lacrime di Roberta Martorella, preside dell’Istituto Comprensivo Ignazio Silone, dove la piccola aveva appena terminato la quarta classe delle elementari. «Non riusciamo a capire il motivo di tutto questo – prosegue la preside Martorella – resterà indelebile nella mia memoria il suo sorriso, che ricorderò sempre in un disegno che lei stessa mi ha dedicato».

LO SPORT
Papà e mamma, due volte a settimana, dopo la scuola, accompagnavano la figlia alla palestra del Karate Sport Center di Montesilvano. «Una ragazzina che si è impegnata molto in questo sport – racconta il maestro Emanuele Nicolosi -, sono sconvolta da questa notizia. Il 30 giugno avrebbe dovuto sostenere gli esami per ottenere la cintura arancione, gliela assegneremo in sua memoria”. Sua madre, RGJ, era orgogliosa di lei. Sui social erano sempre insieme, tanti abbracci e baci nei video e nelle foto che lei pubblicava sorridente. Non c’erano tracce di disagio, malinconia. Dalle sue numerose condivisioni emerge che era appassionata di musica e di cinema. Il suo idolo era l’attore-cantante cinese Zhang Zhehan. La felicità espressa sul web, con video allegri e spensierati, non coincide, però, con la realtà che la donna viveva nel profondo, chissà da quanto tempo covava un oscuro malessere che la divorava al punto da indurre lei a trascinare con sé la figlia verso la morte bambina. Ieri le salme sono state restituite alla famiglia per i funerali che non sono stati ancora fissati. Stiamo pensando ad una cerimonia laica per ricordarli.

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Il Messaggero

 
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