C’è una versione falsa nel libro di Gaenswein? – .

Si è aperto un giallo sulle parole pronunciate da papa Francesco al suo ritorno dall’Africa in merito al suo rapporto con il predecessore. Rispondendo ai giornalisti…

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Si è aperto un giallo sulle parole pronunciate da papa Francesco al suo ritorno dall’Africa in merito al suo rapporto con il predecessore. Rispondendo ai giornalisti, Bergoglio ha assicurato di averlo consultato più volte negli ultimi anni al Monastero Mater Ecclesiale. Aggiungendo subito dopo che Ratzinger «non si è amareggiato per quello che ho fatto». Il riferimento implicito a quel brano riguardava soprattutto la spinosissima questione del motu proprio del 2021 con cui Francesco ha di fatto cancellato in un colpo solo l’opera di ricucitura con il mondo tradizionalista che aveva fatto Ratzinger. Secondo le memorie del segretario particolare di Ratzinger, Georg Gaenswein, contenute nel libro uscito proprio il giorno dei funerali del papa emerito, Benedetto XVI sarebbe rimasto sbalordito dal provvedimento sulla messa in latino. lui. Ha infatti letto la notizia dall’Osservatore Romano.

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Racconta Gaenswein nel libro: «Sul piano personale trovò un deciso cambio di rotta e lo considerò un errore, poiché metteva a repentaglio il tentativo di pace compiuto quattordici anni prima. Benedetto in particolare ha ritenuto sbagliato vietare la celebrazione della Messa in rito antico nelle chiese parrocchiali, poiché è sempre pericoloso mettere in un angolo un gruppo di fedeli, così da farli sentire perseguitati e suscitare in loro il sentimento di dover salvaguardare la propria identità di fronte al nemico. Gaenswein continua il suo racconto: «Dopo un paio di mesi, leggendo quanto aveva detto papa Francesco il 12 settembre 2021 durante il colloquio con i gesuiti slovacchi a Bratislava, il papa emerito si è accigliato davanti a una sua affermazione: «Ora spero che con la decisione per fermare l’automatismo del rito antico possiamo risalire alle vere intenzioni di Benedetto XVI e di Giovanni Paolo II. La mia decisione è frutto di una consultazione con tutti i vescovi del mondo fatta lo scorso anno”.

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In aereo Bergoglio si è lamentato che c’è chi si vuole appropriare della figura di Ratzinger per ragioni di partito usando parole pesantissime che oggi in Vaticano nessuno ha voluto commentare anche se un sito vicino al mondo tradizionalista è sempre abbastanza informato www. messainlatino.it si chiede se la spudoratezza papale sia stata funzionale a un imminente passaggio restrittivo alla messa in latino. Il timore che circola da tempo è che presto possa essere emanato un ulteriore documento contro il rito antico, abolendolo totalmente, anche se questo aprirebbe campi di battaglia aperti che forse non servono a nessuno.

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A questo punto sorge anche l’inevitabile domanda su chi stia mentendo, sfruttando la memoria del pontefice emerito: il suo segretario o addirittura – cosa clamorosa – Papa Francesco. Intanto le voci che circolano in Vaticano parlano di questo progetto normativo (per ora nel cassetto) ma che potrebbe essere pubblicato definitivamente abolendo la celebrazione della vecchia messa, domenica compresa, e abolendo l’amministrazione dei sacramenti. Una repressione draconiana che a molti sembra incomprensibile.

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