“Vinceremo le elezioni ma senza giustizia” – .

«A noi non interessa la caccia alle streghe, ma la verità. Questa è l’ora della responsabilità Avellino. La cattiva politica si combatte con la buona politica, non con il giustizialismo”. Ventiquattr’ore dopo le sue dimissioni da sindaco di Avellino Di Gianluca Festa, la segreteria provinciale di Partito Democratico interviene e rilancia la propria azione politica alla vigilia del voto di giugno. Le indagini che stanno riguardando il sindaco dimissionario e il Comune non verranno utilizzati come argomento politico durante la prossima campagna elettorale.

Questa è la rassicurazione che arriva Via Tagliamento che però rivendica il ruolo svolto in cinque anni dai suoi rappresentanti alla Camera e replica, a distanza, alle accuse da lui mosse Festa che ha più volte puntato il dito contro la minoranza colpevole, questo il suo pensiero, di aver presentato decine di denunce contro l’amministrazione: «Il Pd è stato una forza responsabile e aperta al confronto. Il nostro gruppo consiliare, però, si è dovuto spesso scontrare con una maggioranza ottusamente silenziosa che non lasciava spazio ad alcun margine di dialogo. Anche in questo caso abbiamo sempre scelto la strada della politica e non certo quella dei tribunali. Sono quindi strumentali le letture, che registriamo anche, di un partito, il nostro, che avrebbe armato i magistrati per infangare l’operato dell’amministrazione comunale in carica. Sono letture che tradiscono una gravissima mancanza di senso nelle istituzioni di alcuni protagonisti della scena politica cittadina odierna”.

L’alternativa politica che il PD dell’Irpiniapertanto, sarà basato su un programma per Avellino: «Perché siamo convinti che le elezioni si vincono senza scorciatoie né affidandosi alla provvidenza, ma solo riuscendo a imporre la forza delle proprie idee. Offriremo alla nostra comunità una visione diversa della città con quella responsabilità che ci ha sempre contraddistinto e che oggi deve essere ancora di più la stella polare della nostra azione”.

Nel frattempo, però, lo stesso PD è alle prese con la difficile sintesi interna sul candidato sindaco che dovrà guidare la coalizione, alla quale partecipano anche loro Movimento Cinque Stelle, Sinistra Italiana, Yes You Can e Controvento. Il tavolo ampio previsto per ieri è stato rinviato a venerdì. Sul tavolo resta la candidatura dell’ex vicesindaco che ora è portavoce del territorio Schlein, Antonio Gengaroavanzata da Controvento ma mal digerita dal Pd nonostante le pressioni del Nazareno e la mediazione del deputato Piero De Luca. Al consigliere regionale Maurizio Petracca, terminale di tutte le rimostranze interne sul nome di Gengaroil compito di avanzare una controproposta, da parte della maggioranza che governa la PD provinciale e il gruppo dei consiglieri uscenti, la candidatura del segretario provinciale, Nello Pizzaal quale però è stato posto il veto da parte del M5 che non gli perdona di averlo promosso 2018 sfiducia nell’amministrazione Cinque stelle.

Il patto, almeno fino a ventiquattr’ore prima dell’annuncio delle dimissioni da parte Festa, era rimettersi al verdetto del tavolo per il bene dell’unità della coalizione. Nelle ultime ore, però, sembra essere tornato lui stesso in pole position per il ruolo di guida della coalizione Petracca. Complice l’indebolimento del suo avversario, Festa non ha nemmeno chiarito se si ricandiderà o meno, il consigliere regionale, nonostante abbia sempre declinato l’invito, pare stia ricevendo più di una richiesta dai livelli regionali del PD.
D’altro canto, la candidatura del massimo rappresentante istituzionale potrebbe chiudere definitivamente ogni divisione interna al Partito Democratico e risolverebbe il rebus del candidato sindaco della coalizione.

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La mattina

 
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