1-0, Carbonaro “El Matador” – .

La sconfitta della scorsa settimana contro i lucani aveva messo in angoscia i tifosi biancocelesti, ma è pronto il riscatto per il Miramare nello scontro contro il Nardò, che ha rilanciato in classifica.

Nel primo tempo, al 9′, Padovano deve vedersela con un tiro di De Giorgi, respingendolo in fondo.

Nella ripresa i ragazzi di Mister Cinque riprendono il filo e cambiano la storia: al 58′ Carbonaro taglia la testa al toro con un colpo di “accetta” e i locali realizzano il vantaggio che vale il successo.

A fine gara non possono mancare le dichiarazioni di tecnico Franco Cinque: “Le situazioni precedenti ci hanno segnato profondamente e siamo riusciti a invertire la dinamica. Il Nardò è un ottimo avversario, a parte la bassa pressione dei primi 45 minuti siamo tornati dagli spogliatoi carichi e determinati a portare a termine l’impresa: rialzarci. Sconfitte meritate? Solo quella del Matera, a Vallo della Lucania c’è stata un po’ di sfortuna ma solitamente non ci guardiamo indietro, anzi dopo questa pausa pasquale ci proietteremo direttamente sulla Palmese che nel girone di ritorno ha mostrato una grinta diversa. Non è detto nulla però…”,

Per i leccesi, il terzino sinistro dell’Altamura Vito Dibenedetto (2004) si esprime al microfono e lo fa con franchezza, apparendo timido vista la giovane età e stremato dalla sconfitta: “Il nostro errore più grande è stato non saper sfruttare le numerose possibilità presentateci dagli istanti dei giocatori in prima fila. Non mi rimprovero di nulla, non hanno colpe nemmeno i miei compagni e sapevamo che i biancoblu avrebbero potuto pressarci nonostante il loro apparente dominio. Dal punto di vista tecnico non ci sono state molte lacune evidenti, parlerei di imprecisioni evitabili che hanno influito sul gioco, ringrazio comunque i tifosi del Toro che ci hanno supportato di persona percorrendo 300 km. La fiducia che mister Costantino ripone in me è impagabile e spero di continuare a tenere 90 minuti nelle gambe”.

Anche il cannoniere Paolo Carbonaro commenta con gioia questa vittoria: “Non è stato merito mio, forse solo in parte visto che ho portato a termine l’azione, a dire il vero è stato un ottimo gioco di squadra. Due pesanti sconfitte ci hanno pesato sulle spalle ma ormai sono abituato alla tenacia del Siponto. Con noi la sofferenza in campo diventa educativa. Il pubblico è fantastico e non ha mai dubitato di noi e dopo queste vacanze gli daremo ancora la possibilità di credere in noi, la salvezza deve essere nostra e andremo in Campania con questo spirito”.

 
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