Per Fratelli d’Italia di Ragusa siamo ai limiti della (in)decenza del PRG – .

Con un post su Facebook Fratelli d’Italia di Ragusa scrive di atti osceni in relazione ai fatti riguardanti l’esame del Piano Regolatore di Ragusa in consiglio comunale.

Fratelli d’Italia mette in gioco anche le presunte incompatibilità di un consigliere di minoranza (chiamarlo opposizione è un po’ eccessivo, quando si parla di masterplan, ndr), oltre a quelle dei due consiglieri di maggioranza.
Fratelli d’Italia è tra i pochi che, oltre a ricordare che “gli amministratori locali “DEVONO astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione delle deliberazioni riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini fino al quarto grado”, tiene conto della mancanza del numero minimo di consiglieri necessari per evitare di mandare il PRG direttamente a Palermo.
Questa è la vera sostanza del gigantesco problema che si è posto nell’esame del PRG: tutto dipende da capire se i due consiglieri di maggioranza siano legittimati nella loro fantomatica strategia oppure abbiano dovuto dichiarare obbligatoriamente la loro incompatibilità, cosa che, in sostanza, ammettono .
Ad oggi per una validazione dell’iter amministrativo dello strumento urbanistico.
Quanto ai comportamenti deplorevoli, all’opportunità politica e alle valutazioni dal punto di vista etico e morale, ogni ulteriore commento risulta ormai solo superfluo e ripetitivo, al di là della liceità del sfuggente comportamento.

Questo è il post di Fratelli d’Italia Ragusa:

“Piano Regolatore Generale” I limiti della (in)decenza!
Da quanto si apprende (anche dalla stampa) 2 consiglieri dell’attuale maggioranza e (sembra) 1 dell’opposizione cadrebbero – in relazione al nuovo piano regolatore attualmente in discussione – nella causa di incompatibilità di cui all’art. . 78 c.2 TUEL.
La stessa, infatti, prevede che gli amministratori locali “DEVONO astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione delle deliberazioni riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini fino al quarto grado”.
Posto che se i 2 (3?) consiglieri in questione seguissero correttamente l’esempio dei loro colleghi, il PRG sarebbe di fatto impossibile da approvare in quanto non ci sarebbe il numero legale.
Preso atto del fatto che ogni comportamento volto ad eludere la legge sarebbe di fatto un comportamento deplorevole sotto tutti i punti di vista (oltre che stigmatizzabile dal punto di vista etico e morale).
Fratelli d’Italia invita a gran voce tutti i soggetti coinvolti a rispondere con chiarezza ai dubbi che cittadini e forze politiche hanno dentro e fuori l’assemblea civica!
I consiglieri interessati rispondono!
L’amministrazione risponde!
Il Segretario Comunale risponde!
NON CI SIAMO!


Visualizzazioni dei post: 9

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Interconfronto delle misure dei camini in un contesto emissivo reale — Arpa Piemonte – .
NEXT Piazzone, Confesercenti chiede più sicurezza e chiarezza sul futuro – .