i tre neonati contagiati stanno bene, ci vuole molto tempo per stabilire il ceppo del batterio – .

i tre neonati contagiati stanno bene, ci vuole molto tempo per stabilire il ceppo del batterio – .
i tre neonati contagiati stanno bene, ci vuole molto tempo per stabilire il ceppo del batterio – .

Verona, 6 maggio 2024 – Stanno bene i tre neonati contagiati nel reparto prematuri dell’ospedale.Ospedale Borgo Trento di Verona ma stabilire esattamente di cosa si tratta il batterio responsabile dell’infezione abbiamo ancora bisogno di tempo. Nel frattempo è decollato nuova allerta per citrobacterche presso l’ospedale di Borgo Trento tra il 2018 e il 2020 infettò un centinaio di neonaticon 4 morti e una decina di bambini che hanno riportato disabilità dovute al contagio.

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Verona, tre neonati contagiati nel reparto prematuri: torna l’incubo Citrobacter

Richiede “molto tempo” indagine genomica stabilire se sia di provenienza il batterio individuato nei tre neonati ricoverati nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Verona stesso ceppo quattro anni fa, il “Citrobacter” che causò la morte e il ferimento di altri bambini. Lo precisa in una nota l’ospedale universitario integrato veronese (Aou). Mentre le condizioni dei tre bambini risultati positivi non destano preoccupazioneResta il pronto soccorso ostetrico-ginecologico attivo per le emergenze in gravidanza a qualsiasi età gestazionale e per tutte le gravidanze oltre la 34a settimana. È stato attivato un servizio di trasporto in ambulanza per le donne pretermine già ricoverate in travaglio, per le quali i medici ritengono sicuro il trasferimento in altre strutture venete.

L’allarme è scattato venerdì scorso, quando il sistema sorveglianza dell’ingresso cioè i pazienti in Terapia Intensiva Neonatale (NICU), grazie al test avanzato utilizzato per ricerca sul citrobacter koseri, ha riportato un risultato anomalo, per la prima volta in quattro anni. Ciò ha innescato i rigidi protocolli di isolamento e incremento della tutela nel reparto (controlli straordinari, convocazione del Gruppo Infezioni Ospedaliere e Commissione Infezioni Ospedaliere). Per precauzione lo erano i ricoveri furono immediatamente sospesi delle donne incinte al di sotto della 33a settimana di gestazione, poiché nella maggior parte dei casi i parti prematuri richiedono il ricovero in terapia intensiva.

Lo afferma anche l’Aou l’acqua distribuita in ospedale è sicuro perché sottoposto a controlli sistematici, e tutti i punti acqua a cui sono esposti i pazienti sono dotati di filtri antibatterici. L’acqua del rubinetto è stata la causa dell’infezione da Citrobacter quattro anni fa. Sono questi i risultati degli accertamenti sui tre neonati prematuri risultati positivi al batterio ridotto l’allerta. Un neonato era già dimesso a casa in buone condizioni, un secondo è risultato negativo e solo uno è ancora positivo ma senza segni di contagio, quindi sta bene.

 
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