Nuove alleanze e ipotesi di inversione. Possibile rimpasto in giunta al Comune di Taranto – .

Nuove alleanze e ipotesi di inversione. Possibile rimpasto in giunta al Comune di Taranto – .
Nuove alleanze e ipotesi di inversione. Possibile rimpasto in giunta al Comune di Taranto – .

Inversione di rotta o caduta? La nuova “inversione di tendenza” potrebbe arrivare nel giro di pochi giorni. Concluse lo scorso fine settimana le elezioni europee, il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci sarebbe alla ricerca di nuove alleanze per garantire gli ultimi anni di governo della città.

Possibili scenari

Per farlo avrebbe già preso appuntamento con il ministro per il Sud Raffaele Fitto. Voci politiche indicano oggi il possibile giorno dell’incontro. Per stabilire cosa? Il definitivo e ufficiale allontanamento della coalizione del Comune dagli ultimi brandelli del centrosinistra con il sindaco (dopo le espulsioni dei partiti di quei consiglieri che scelsero di restare in maggioranza nonostante le indicazioni contrarie di Pd, M5Stelle, Con e Verdi). E il passaggio con il centrodestra, con l’abbraccio di Fratelli d’Italia, attualmente rimasti in minoranza nel Palazzo di città come Forza Italia e Lega.

Dopo il voto

Grazie al successo elettorale del partito di Giorgia Meloni, il quadro potrebbe essere questo: affrontare l’ascesa del Pd in ​​città con un’amministrazione eletta di centrosinistra che potrebbe diventare centrodestra, riunendo indipendenti, fuoriusciti dal centro -coalizione sinistra, rappresentanti dell’Italia viva e con il sostegno dei consiglieri di centrodestra. Ipotesi smentita, va detto, con forza dagli attuali consiglieri della Lega innanzitutto (con Francesco Battista in più occasioni) e poi anche dagli esponenti di Forza Italia, Svolta Liberale e Fdi. Eppure non deve essere uno scenario così irreale, visto che ormai da mesi il Pd denuncia un “patto di non belligeranza” nei confronti di Melucci. Un fuoco amico, insomma.

Le recenti parole del sindaco, inoltre, invitano ad un ampliamento della sua coalizione. I numeri troppo piccoli con cui è costretto a fare i conti in consiglio comunale non gli danno tranquillità. L’assemblea decide poco, molto spesso scivola, non ha alcun impatto politico, scatenando le lamentele dei cittadini. Solo martedì sono bastate poche assenze per far mancare il numero legale in Aula e scatenare la reazione stizzita del sindaco che ha attaccato la minoranza accusata di non essere, a suo avviso, sufficientemente collaborativa e la “sua” di essere poco collaborativa. organizzato.

Nel frattempo, la vitalità politica è ormai ridotta al minimo. Alle elezioni europee il consigliere comunale Massimiliano Stellato (candidato con gli Stati Uniti d’Europa) e i candidati del centrodestra hanno ottenuto un risultato inferiore alle previsioni per la città di Taranto. Una sconfitta che potrebbe pesare e portare altre novità. Nei corridoi del municipio si vocifera di un possibile rimpasto anche in consiglio. A ricoprire un ruolo di primo piano potrebbe essere un uomo in rappresentanza del consigliere regionale e comunale Stellato, insoddisfatto del risultato elettorale e pilastro della nuova maggioranza di Melucci. A questo punto dovrebbe esserci qualcun altro in uscita, sacrificato per fare spazio al nuovo ingresso: i “bookmaker politici” citerebbero l’assessore Mazzariello come favorito.

Da Fratelli d’Italia attacco a Melucci

Sicuramente dopo il risultato elettorale delle elezioni europee (con il 35% dei votanti e la maggioranza delle preferenze per il Partito Democratico nella capitale) e dopo il rinvio del consiglio comunale di martedì con relative accuse del sindaco contro la minoranza, il consiglio gruppo di Fratelli d’Italia con i consiglieri Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano. «Melucci lamenta con la città di non poter governare a causa dell’opposizione. Questo è il delirio a cui assistiamo nel palazzo di città! La realtà, però, è che dopo essersi salvata per miracolo la sera della raccolta delle firme dal notaio, l’amministrazione comunale continua ad essere stanca e senza visione. Il sindaco non si vede, i consiglieri sembrano comparse senza potere decisionale, i consiglieri di maggioranza sembrano tutt’altro che una squadra”.

Le accuse non portano certo a un possibile accordo: «La maggioranza consiliare che sostiene il sindaco vive alla giornata perché, oltre ad essere frammentaria, è priva di identità politica e quindi priva di una visione comune che potrebbe rivelarsi vincente. Melucci forse pensa che sia possibile continuare ad amministrare un capoluogo di provincia, con i problemi che ha Taranto, con una maggioranza che esiste solo per la distribuzione delle cariche politiche e amministrative; amministrare evidentemente pensando più a se stessi che alla cittadinanza”, le parole di Vietri e Toscano.

«Cercare continuamente i numeri per una nuova maggioranza senza progetto servirà solo a prolungare l’agonia che vive la città a causa di questa amministrazione comunale. Il sindaco e chi lo sostiene, invece di rimproverare all’opposizione di essere opposizione, farebbero meglio a chiedersi se i tarantini, soprattutto quelli che li hanno votati, si sentano ancora rappresentati da questa amministrazione”, hanno aggiunto.

La conclusione invita al voto: «Una maggioranza inesistente e distante dalla popolazione farebbe bene a fare un passo indietro e offrire la propria esperienza per permettere a Taranto di voltare pagina, perché anche il riconoscimento di un fallimento è utile per un dibattito costruttivo sulla questione futuro della città e sarebbe certamente più apprezzata della presunzione con cui restiamo incollati alle poltrone senza produrre nulla di utile per i cittadini, vedendo questi ultimi legittimamente protestare per tutto ciò che non va da cima a fondo”.

Vietri e Toscano sembrano chiudere la porta a ogni alleanza: «Ora, sulla scia dell’ondata nazionale favorevole al centrodestra, bisogna concentrarsi e lavorare per offrire un governo cittadino alternativo che restituisca speranza e fiducia a tutti coloro che amano Taranto», concludono.

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