La notte delle vesti tra storia ed eleganza – Foto 1 di 20 – .

CREMONA – Anno 1874. «Vittorio Emanuele II ha promulgato la legge che regola l’esercizio della professione di avvocato e pubblico ministero».
Anno 2024: «Abbiamo 150 anni di storia alle spalle, ma fermarci sarebbe un errore madornale. Dobbiamo pensare ai prossimi 150 anni, dobbiamo essere concentrati sul futuro, sapendo che abbiamo un grande passato alle spalle”. Per il 150° anniversario dell’Ordine degli Avvocati, il presidente Alessio Romanelli con i suoi consigli fa le cose in grande: una cena di gala ieri sera nell’incantevole chiostro del campus universitario di Santa Monica. Duecentoventi avvocati, magistrati, autorità, presidenti di altre associazioni professionali.

Le generazioni future – i giovani operatori del diritto – e gli insegnanti che hanno ancora molto da insegnare. È Ermete Aiello85 anni, colonna storica di Crema.
Toghe in studio, sfilate di eleganza a Santa Monica: legalissimi in smoking, colleghe in quelli lunghi. Il buffet e la cena (ottimi), il DJ Davide Guareschi e un drone che “svolazza”. E di Cristiano Fabiano, laurea in Scienze dell’Educazione, madre avvocato, videomaker per passione. Realizzerà il video come ricordo della cena di gala.

Gli occhi dei mass media sono puntati anche sui candidati sindaco che concorreranno al ballottaggio: Alessandro Portesani per il centrodestra Andrea Virgilio per il centrosinistra. Ma la campagna elettorale è – giustamente – fuori Santa Monica. È la sera delle vesti. E, quindi, le mogli degli avvocati dei candidati. Portesani arriva con Anila Halili (è anche tesoriere dell’Associazione Giovani Avvocati di Cremona); Virgilio con Elena Guerreschi (è anche presidente di Aida, l’associazione che aiuta le donne vittime di violenza). I candidati fanno un passo indietro alla cena di gala.

È la sera dell’avvocato cremasco Martino Boschirolipremiato (e applaudito) con la toga d’oro: 50 anni dall’iscrizione all’Albo.
Dopo i ringraziamenti, nel suo intervento il Presidente Romanelli accompagna colleghi e ospiti in un viaggio lungo 150 anni. Certo, «non posso raccontare stasera i 150 anni dell’Ordine – dice – ma mi sembra giusto ricordare una figura chiave, quella di Ettore Sacchi, avvocato del Foro di Cremona e Ministro della Giustizia, di cui quest’anno si celebra il centenario della morte”. Applausi. La Romanelli cita due date: 21 settembre 1945la rinascita dell’Ordine degli Avvocati di Cremona, primo presidente Giuseppe Cappi; 20 marzo 1948la nascita dell’Ordine di Crema, primo presidente Clemente Sinigaglia. Ricordatevi, Romanelli, di tutti i presidenti prima e dopo la fusione di Crema in Cremona. Ricorda la prima persona iscritta all’Albo di Cremona, Maria Baltieri nel 1940, quindi Elena Soldi Castelli nel 1954, e l’avvocato Nicoletta Mansueto, iscritto all’Albo di Crema nel 1957. «Era un mestiere prettamente maschile. È giusto ricordare l’esempio e la vita professionale dei nostri colleghi”.

Prosegue il presidente Romanelli: «Come figura che può rappresentare l’intero Forum, ricordo quella di Giuseppe Cappi, il primo presidente del dopoguerra. Fu eletto anche all’assemblea costituente, fece parte della commissione dei 75. Nominato giudice della Corte Costituzionale il 30 novembre 1955, fu presidente della Corte Costituzionale dal 4 marzo ’61 al 20 ottobre ’62. Credo che sia una figura molto importante nella nostra storia e che ci rappresenta tutti”.

Per tracciare un profilo di Cappi, Romanelli si ispira «alle parole di un grande avvocato della Corte, il senatore Ennio Zelioli Lanzini, che fu anche presidente del Senato”. E che «in occasione del suo discorso al Senato, disse di Cappi: ‘Cittadino semplice, sobrio, modesto nell’apparenza, fedele servitore dello Stato, grande nel prestigio, nell’esempio, nell’insegnamento’. Tutta la nostra serata è dedicata al ricordo di Giuseppe Cappi”, sottolinea Romanelli.

Centocinquant’anni: «È una storia che riguarda tutto il territorio». Accanto alla Romanelli, lo stemma dell’Ordine degli Avvocati «che, opportunamente, riproduce il simbolo sia della città di Cremona che delle città di Crema e Casalmaggiore. Abbiamo 150 anni di storia alle spalle, ma fermarci sarebbe un grosso errore. Dobbiamo pensare ai prossimi 150 anni, dobbiamo essere concentrati sul futuro, sapendo che abbiamo un grande passato. Sto iniziando la cena di gala degli avvocati. Viva la libera professione forense, viva il Tribunale di Cremona». E’ anche la serata del presidente Romanelli, come sottolinea l’avvocato Roberto Guareschi del Consiglio dell’Ordine, «si ringrazia non solo per quanto ha fatto, sta facendo e farà, ma, soprattutto, per la passione e la dedizione che ci mette».

 
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