“Siamo cresciuti più di chiunque altro” – .

Abbiamo chiesto a Gerardo Giovagnoli, segretario del Partito dei Socialisti e Democratici (PSD), le sue riflessioni sull’esito elettorale sammarinese e sull’avvio delle consultazioni che il PDCS ha avviato dopo la nomina dei Capitani Reggenti

«Mi permetto intanto di ringraziare i 273 elettori che da fuori San Marino, e presumibilmente molti di loro del riminese, hanno scelto di votare per il Partito dei Socialisti e Democratici. Per la prima volta abbiamo agito in collaborazione con il Partito Democratico e con le liste che si sono presentate nelle zone limitrofe, vista la contemporanea partecipazione alle urne sia a San Marino che in diversi comuni italiani.

Grazie a questo siamo la seconda forza del Paese nell’elettorato straniero.

Questa scelta è del tutto inerente al PSD che si è sempre distinto come il partito con le maggiori relazioni esterne sia a livello italiano che europeo, e queste elezioni hanno segnato per noi un successo oltre ogni aspettativa. Senza dubbio questo è avvenuto perché abbiamo mantenuto la nostra identità e ora, dopo il periodo di grazia del movimentismo sia a San Marino che in Italia, questa forza propulsiva si è esaurita ed è tornato il momento dei partiti tradizionali.

Infatti, oltre a noi, sono cresciuti soprattutto partiti tradizionali, anzi europeisti.

Anche questa volta per noi si tratta di una grande vittoria, dato che abbiamo sempre creduto più di chiunque altro nell’integrazione europea.

Passare da 3 a 8 consiglieri, provenendo da un incarico di governo in un periodo per nulla facile, ci rende orgogliosi di quanto abbiamo realizzato e siamo grati ai cittadini che hanno voluto premiare il PSD per la qualità dei suoi contenuti e per la qualità della lista presentata

La campagna elettorale che abbiamo portato all’attenzione degli elettori ha avuto successo anche grazie ai suggerimenti dei nostri amici italiani, in primis l’On. Andrea Gnassi, che ha fornito un contributo di idee e, soprattutto, di approccio davvero apprezzabile.

Inoltre, ospitare Stefano Bonaccini a San Marino è stato molto efficace nel dimostrare la capacità del PSD di sviluppare relazioni e siamo davvero felici che a Bruxelles troveremo un amico che ha fatto tanto, e bene, per l’Emilia Romagna, il nostro grande vicino.

Il PSD è oggi l’unico partito sammarinese che può definirsi socialista e democratico allo stesso tempo; le altre sigle che portavano questi importanti messaggi politici non saranno rappresentate nel Consiglio Grande e Generale per la prima volta nella storia. Questo ci dà una grande responsabilità, ma anche tanta forza per poterci affermare ulteriormente come partito di riferimento della sinistra insieme agli alleati della coalizione di Libera che hanno mantenuto la penetrazione elettorale del 2019, ma non sono cresciuti.

Il partito con la maggioranza relativa a San Marino resta la Democrazia Cristiana e, vista la legge elettorale, non ci sono altre possibilità per costituire una maggioranza se non quella che passa attraverso un accordo con quel partito.

Le consultazioni sono già iniziate e crediamo, nel tempo assegnato di due settimane, di trovare la sintesi più opportuna per garantire il mantenimento della posizione del governo, ma anche per imprimere maggiore forza riformista al Paese, cogliendo tutte le opportunità offerte dalla L’accordo di associazione con l’Europa, davvero una grande novità della legislatura che sta per iniziare”.

Gerardo Giovagnoli

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