per Digital Foundry è un buon gioco, ma non convince sul piano tecnico – .

per Digital Foundry è un buon gioco, ma non convince sul piano tecnico – .
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L’ascesa dei Ronin è il protagonista dell’ultima video analisi di Fonderia digitale, che ha messo sotto la lente d’ingrandimento la nuova esclusiva PS5. Il verdetto? A quanto pare gli appassionati di tecnologia hanno apprezzato l’ultima fatica di Team Ninja tanto per la storia, i combattimenti e gli elementi RPG, molto meno per quanto riguarda il profilo tecnico.

A partire da positivi, il Digital Foundry afferma che i modelli poligonali di Rise of the Ronin sono ricchi di dettagli e belli da vedere. Troviamo anche ombretti di alta qualità che si adattano bene al ciclo giorno-notte. Inoltre, le missioni lineari mostrano alcuni effetti visivi sorprendenti.

Fra note negative Viene menzionata la qualità della vegetazione, le mappe delle ombre, l’illuminazione e il pop-in aggressivo dei personaggi non giocanti nel mondo di gioco, che risulta particolarmente fastidioso in città o mentre ci si sposta a cavallo. Inoltre, le texture utilizzano un filtro anisotropico di bassa qualità, risultando in superfici sfocate. Sommando il tutto, il risultato è un settore paragonabile in alcuni casi a quello dei giochi della generazione precedente. Un altro svantaggio, come vedremo tra poco, è che nessuna delle tre modalità grafiche disponibili garantisce un solido framerate di 60 fps.

Le tre modalità grafiche di Rise of the Ronin su PS5

L’Ascesa dei Ronin presenta tre modalità grafiche, i due classici che enfatizzano framerate ovvero risoluzione e qualità grafica, con l’aggiunta di un terzo che attiva il ray tracing. Tutti e tre utilizzano le stesse impostazioni grafiche per quanto riguarda i dettagli del mondo di gioco, le texture, l’illuminazione e le ombre.

Modalità performante offre una risoluzione dinamica che in media si attesta a 936p, upscalata a 4K tramite FSR 2, con il risultato che l’immagine appare troppo morbida e con qualche artefatto grafico. Il framerate punta ai 60 fps, ma spesso si assesta sui 50 fps, con cali fino a 45 fps.

Modalità qualità aumenta la risoluzione dinamica a 1512p, ma spesso si stabilizza nell’intervallo 1152p. Il framerate è bloccato a 30 fps, ma sono presenti alcuni problemi di framepacing che danno un senso di scarsa fluidità. Attivando il VRR è possibile raggiungere i 40-50 fps in situazioni meno impegnative, cambiando la risoluzione per cercare di mantenere il gioco intorno ai 45 fps.

Infine, il modalità di tracciamento dei raggi si tratta di una via di mezzo tra le due precedenti in termini di framerate, mentre in termini di risoluzione media ci assestiamo tra 810 e 900p. In generale il Digital Foundry consiglia di utilizzare la modalità Performance, considerando che parliamo di un gioco d’azione.

Se volete saperne di più su Rise of the Ronin, e non solo dal punto di vista tecnico, vi rimandiamo alla nostra recensione.

 
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