Come di consueto, anche nel 2024, nel periodo delle festività pasquali, quando aumenta la richiesta di prodotti ittici con un conseguente maggior rischio di elusione delle normative di settore, la Guardia Costiera ha confermato il proprio impegno nella tutela dei consumatori e delle risorse ambientali, nel contrasto ad ogni forma di illegalità che potrebbero mettere a repentaglio in modo significativo gli stock ittici già compromessi e alterare il principio di leale concorrenza che deve vigere nel libero mercato, a difesa degli onesti lavoratori del settore.
Nella giornata odierna i militari della Sezione di Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Brindisi unitamente al personale militare del 6° Centro Controllo Aree di Pesca della Direzione Marittima di Bari, hanno consentito di sanzionare una pescheria presente in Provincia di Brindisi per detenzione di un quantitativo significativo di prodotti ittici senza alcun documento che ne attesti l’origine. Il prodotto ittico, consistente in circa due quintali (polpi, seppie, gamberi e prodotti ittici vari), probabilmente proveniente dal bracconaggio, privo di alcuna indicazione utile ai fini della tracciabilità, è stato sequestrato e immediatamente distrutto da un’azienda autorizzata. Al trasgressore è stata inflitta una sanzione amministrativa dell’importo massimo di 4.500 euro. Sul posto è intervenuto il Servizio Veterinario dell’ASL di Brindisi “SIAV B”.
Inoltre, nel corso di analoghi controlli effettuati dai militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Savelletri, è stato sanzionato il titolare di una pescheria nel Comune di Fasano, poiché deteneva prodotti ittici non rintracciabili. Il prodotto ittico per un totale di 20 kg. è stato sottoposto a sequestro amministrativo per la successiva distruzione.
I controlli proseguiranno nei prossimi giorni su tutto il territorio di competenza, con l’obiettivo di tutelare la salute dei consumatori. In questa prospettiva, il Comandante dell’Autorità Portuale, Capitano Luigi AMITRANO, invita tutti i consumatori a non effettuare acquisti di prodotti ittici di cui non sia certa la provenienza, in particolare da banchi di vendita abusiva improvvisati.
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