Inaugurata un’opera in ricordo di Maria Grazia Curallo, la prima avvocato donna iscritta all’Ordine degli Avvocati di Asti [GALLERIA FOTOGRAFICA e VIDEO] – Lavocediasti.it

Inaugurata un’opera in ricordo di Maria Grazia Curallo, la prima avvocato donna iscritta all’Ordine degli Avvocati di Asti [GALLERIA FOTOGRAFICA e VIDEO] – Lavocediasti.it
Inaugurata un’opera in ricordo di Maria Grazia Curallo, la prima avvocato donna iscritta all’Ordine degli Avvocati di Asti [GALLERIA FOTOGRAFICA e VIDEO] – Lavocediasti.it

Un nuovo simbolo di giustizia e uguaglianza di genere sta orgogliosamente davanti al Palazzo di Giustizia di Asti. Riguarda un’opera artistica dedicata a Maria Grazia Curallo, prima donna iscritta al Tribunale di Astila cui memoria continua a ispirarci e a ricordarcelo L’accesso alla professione forense non conosce barriere di genere.

L’opera, realizzata in ferro trattato con tecniche di lavorazione speculare e tridimensionale, è stata sviluppata da un talentuoso gruppo di studenti VF del liceo artistico Alfieri di Asti (Sara Mongillo, Lorenzo Livorsi, Chiara Bacco, Valentina Oliva, Federico Pizzo, Laura Chanoux E Melissa Ruffa). Il preside, dottore Maria Stella Perroneha elogiato l’impegno e la competenza dimostrati dai giovani artisti, affiancati “da docenti di eccezionale valore” (professoresse Silvia Caronna E Giorgia Sanlorenzo e professore Stefano Scagliola).

Chiara Bacco, parlando anche a nome di tutti gli altri giovani talenti che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera, ha condiviso l’entusiasmo dei suoi compagni per la riuscita della ‘sfida’ che la lavorazione del ferro ha rappresentato, coniugando con successo linguaggio tradizionale e digitale.

La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione di esponenti di spicco del panorama giuridico e culturale della città. Barbara Odardaavvocato e presidente della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Asti, ha sottolineato l’importanza di conoscere e valorizzare le storie delle donne pioniere nella professionein cui, ripercorrendo la loro storia professionale, “possiamo riconoscerci”.

Considerazioni condivise anche dall’avvocato Giorgia Montanara, primo presidente donna dell’Ordine degli avvocati di Asti, che ha però aggiunto un paio di considerazioni su cui riflettere i presenti. Vale a dire rammarico per la mancata autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale all’intitolazione ufficiale della piazza all’avvocato Curallo e l’importanza di proseguire l’impegno volto ad ottenere la parità salariale tra uomini e donne che esercitano la professione forense. “Ora i nostri sforzi – ha dichiarato – deve essere orientato al raggiungimento della parità salariale, piuttosto che all’uso di termini di genere”.

Il Presidente della Corte, Paolo Rampinie il capo della Procura della Repubblica di Asti, Biagio Mazzeoentrambi hanno riconosciuto l’importanza del lavoro come simbolo del progresso e della presenza femminile nel campo della giustizia.

Giovanna Cristina Gadorappresentante della Toponomastica femminile, ha invece evidenziato come quest’opera rappresenti un passo significativo verso il cambiamento culturale e storico della cittàpromuovere il riconoscimento del talento femminile e fornire un esempio concreto alle nuove generazioni.

Successivamente hanno preso la parola i rappresentanti dei Circoli di Servizio che hanno fornito un contributo economico determinante per lo sviluppo dell’opera e, al termine, sono intervenuti i familiari dell’avvocato Curallo.

L’opera, che oggi fa parte del patrimonio del Palazzo di Giustizia, non è solo un omaggio a un personaggio storicoma anche un promemoria vivente dell’evoluzione dei diritti e delle opportunità per le donne in ambito giuridico e non solo.

 
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