I cavallucci marini tornano a popolare il Mar Piccolo di Taranto – Ambient&Ambienti – .

160 esemplari di Hippocampus guttulatus, nati all’Acquario di Genova, sono stati liberati ieri mattina nel Mar Piccolo di Taranto. L’obiettivo è ripopolare il Mar Piccolo di cavallucci marini, come avveniva qualche anno fa

I cavallucci marini tornano a popolare il mare di Taranto. Sono stati rilasciati pochi giorni fa a Mar Piccolo di Taranto circa 160 esemplari giovanili (6/7 mesi di età) di cavalluccio marino della specie Ippocampo guttulatus (cavalluccio marino dal muso lungo) nato e allevato all’Acquario di Genova, nell’ambito del progetto di conservazione che coinvolge l’Acquario stesso, il Comune di Taranto, l’Università di Bari e il Cnr-Ias di Palermo.

Il cavalluccio marino dal muso lungo

I cavallucci marini sono stati trasportati con furgone da Genova in apposite cisterne, poi una volta arrivati ​​a Taranto, dopo un’adeguata fase di preparazione per acclimatarli al nuovo ambiente marino, sono stati rilasciati nello specchio d’acqua antistante l’ex molo Idroscalo “Bologna”. ” della Scuola Volontariato Aeronautica Militare di Taranto, in una delle tre nuove microriserve recentemente create all’interno del Parco Regionale del Mar Piccolo (LR n.30/2020) appositamente per la tutela dei cavallucci marini.

Nel Mar Piccolo tre riserve con strutture artificiali per accogliere i giovani cavallucci marini

All’interno delle tre riserve, opportunamente delimitate e monitorate, sono state installate strutture artificiali (hotel per cavallucci marini) per fornire punto d’appoggio e riparo ai cavallucci marini e per favorirne l’attività di predazione.
Il Mar Piccolo di Taranto, che fino a poco tempo fa ospitava una delle popolazioni di Hippocampus guttulatus più grandi del Mar Mediterraneo, dal 2016 ha assistito ad un fortissimo calo della popolazione di questa specie con una diminuzione della densità complessiva pari a circa il 90%.

Perché il cavalluccio marino è una specie a rischio di estinzione? L’esempio virtuoso del Comune di Taranto insieme all’Acquario di Genova e al CNR

Oltre a fenomeni naturali incontrollabili, come il riscaldamento globale e le ondate di caldo, il collasso delle popolazioni di cavallucci marini potrebbe essere stato causato dalle catture accessorie derivanti dalla pesca artigianale, dalla frammentazione degli habitat e dal commercio illegale di organismi marini del Mediterraneo – cavallucci marini, cetrioli di mare – per l’uso nelle tradizionali Medicina cinese.

La combinazione di questi fattori rappresenta una temibile minaccia per la conservazione delle popolazioni di cavallucci marini del Mediterraneo e, senza interventi e iniziative adeguate, potrebbe portare i cavallucci marini all’estinzione.

Il genere Hippocampus trae origine dal greco antico “hippós, cavallo, e “kampé, curvatura

Pertanto, lo scorso giugno, coppie di esemplari adulti di Hippocampus guttulatus sono stati prelevati e trasportati dal personale dell’Acquario di Genova nella struttura genovese dove, in un sistema di vasche appositamente studiato e dedicato esclusivamente alle coppie nidificanti, è stato avviato il progetto per la riproduzione di è stata avviata la specie in ambiente controllato.
Lo staff di biologi e veterinari dell’Acquario di Genova in collaborazione con il CNR ha condotto studi etologici sulla specie e messo a punto un protocollo di riproduzione molto efficace che ha consentito una buona percentuale di sopravvivenza dei piccoli nei primi delicati mesi di vita.

Inoltre, per informare il pubblico e sensibilizzarlo al problema della conservazione di questa specie, l’Acquario di Genova ha dedicato una sala espositiva al progetto.

Tutti gli esemplari rilasciati oggi sono stati accuratamente fotografati su entrambi i lati della testa per consentire la successiva identificazione degli individui in mare tramite fotoidentificazione (PhotoID).

Inoltre, prima del rilascio, seguendo le linee guida proposte dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) per le iniziative di “Rinforzamento/Supplementazione” delle popolazioni di specie minacciate, un’accurata monitoraggio delle popolazioni di cavallucci marini presenti nelle microriserve. Per valutare l’efficacia e l’impatto dell’iniziativa di ripopolamento, verranno svolte attività di monitoraggio e fotoidentificazione per circa 12 mesi a partire dalla data di rilascio.

Ciò, combinato con controlli più efficaci sulla pesca artigianale e sul commercio illegale di fauna selvatica, potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro status dei cavallucci marini del Mediterraneo.

 
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