Sma Campania vince in Consiglio di Stato sullo smaltimento dei fanghi | Caffè Procope

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Sma Campania (società in house della Regione Campania) vince al Consiglio di Stato contro la società privata Tr.In.Co.Ne. srl, che era stata esclusa da Sma dalla gara per l’affidamento del servizio interno di movimentazione, raccolta, trasporto e smaltimento finale dei fanghi, vagliature e scarti di sabbia prodotti dal depuratore Napoli Est. Contro tale decisione, Tr.In.Co. Nessuno dei due. aveva presentato ricorso al TAR Campania, che lo aveva respinto; Decisione ora ribadita dal Consiglio di Stato. Sma Campania, spiega in una nota la stessa società, in data 21 marzo 2023, in qualità di stazione appaltante, aveva disposto la revoca della proposta di aggiudicazione e l’esclusione della società ricorrente dalla gara per “il coinvolgimento di Tr.In .Co. Nessuno dei due. srl in un contesto penale caratterizzato dalla gravità dei reati contestati, dalle Procure napoletane, in un contesto di sistematica e diffusa illegalità. Secondo la Procura di Napoli i milioni di euro destinati al trattamento dei fanghi sarebbero serviti a gonfiare appalti, creare fondi neri e tangenti. Un cerchio magico di malvagità. In questo contesto giudiziario è in corso un secondo processo in cui viene coinvolto e licenziato il dirigente della Sma Cosimo Silvestro e i due funzionari Alessandro Soria E Agostino Chiatto. Per quest’ultimo il tribunale di Napoli ha confermato, nell’udienza del 27 marzo 2024, il giusto licenziamento e la condanna al pagamento delle spese legali. Per gli altri due il procedimento è ancora in corso”. “Oggi è una bellissima giornata – commenta Tommaso Sodano, presidente del consiglio di amministrazione della Sma – è un risultato che premia la determinazione con cui è stata scelta la linea dura nei confronti di chi è accusato di fatti gravi che hanno causato danni rilevanti alla reputazione dell’azienda regionale e dei suoi lavoratori. Dopo anni di atteggiamenti omissivi e conniventi dei gruppi dirigenti del passato, l’azienda ha scelto senza esitazione la strada della legalità e della lotta alla corruzione. È nostro dovere ribadire la nostra ferma volontà di licenziare i dipendenti coinvolti e di revocare i contratti con le imprese, per dare un segnale forte e chiaro che l’azienda polo ambientale campano ha voltato definitivamente pagina, conclude il presidente Sodano”.

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