sarà una sfida tra bombardieri – .

Ha lanciato la sfida Antonio De Cristofaro, in occasione della festa di Pasqua al negozio: uno sguardo intelligente e furbo, parole ragionate ma chiarissime. «Avellino-Picerno sarà anche una battaglia tra attaccanti. So che Jacopo Murano (suo compagno fino allo scorso gennaio, ndr) vorrà che facciamo molto bene, è animato da spirito di rivalsa e giocherà con il sangue negli occhi, non dobbiamo permetterglielo. Abbiamo Chicco Patierno E Gabriele Gori: dovremo metterli nelle condizioni di dare e fare il massimo”.

Insomma, una sfida nella sfida iniziata già molto prima del fischio d’inizio e che vedrà i numeri come protagonisti assoluti, portatori di verità in un mondo complicato e indecifrabile come quello del calcio.

Lo dicono i numeri Jacopo Murano è il capocannoniere del girone C con 17 gol di cui solo 1 su rigore, Chicco Patierno lo segue a quota 14 con 3 rigori, poi eccolo lì Gabriele Gori che ha festeggiato 10 volte.

Per Diego Albadoroaltro ex biancoverde, solo 4 gol.

Ognuno di loro ha una storia diversa, stimoli e obiettivi diversi. Murano per esempio ha vissuto l’esperienza di Avellino con enormi difficoltà: Salvatore Di Somma aveva investito, insieme alla società di D’Agostinotanto su di lui senza ottenere i risultati sperati.

Solo due gol da allora Gennaio 2022-2023tanto buio e poca luce: colpa di un’evidente difficoltà di ambientamento, della posizione in campo (esterno offensivo in 4-3-3 o 4-3-2-1mai giocato come seconda punta) che non gli ha mai permesso di esprimersi come ha poi dimostrato Picerno dove è esploso, è diventato leader indiscusso, ha trovato la sua dimensione che gli ha permesso di battere tutti i record personali visto che mai era riuscito a segnare così tanto in carriera. «Purtroppo non è andata molto bene. C’è anche un periodo come questo nella carriera di un calciatore. È vero – ha ammesso Murano in un’intervista di qualche tempo fa ricordando il periodo irpino – che ci sono state delle situazioni un po’ così, ma credo di dover fare un mea culpa. Non ero bravo, secondo me, a reagire dopo certe situazioni. A Picerno Ho trovato una famiglia e un mister simile Longo davvero molto ben preparato.”

E’ la prima volta che ci ritorna Partenio Lombardi dall’ex: sono ipotizzabili i fischi che lo saluteranno e anche la fortissima energia che riceverà dal loro ascolto.

Per Chicco Patierno, però, il momento è d’oro: un gol e un assist Giugliano che non sono bastati per evitare la sconfitta, e poi una media realizzativa in linea con i 19 gol di Francavilla.

Murano ha segnato di più, è vero, ma ha anche giocato di più: 31 partite e 2496 minuti a differenza del bomber Verde bianco che è sceso in campo 23 occasioni e 1581 minuti complessivi.

Paragoni e comparazioni per Patierno sono carburante capace di accenderlo ancora di più: finora non ha deluso le aspettative.

Ha onorato la maglia numero 9 che indossa. E poi, avere davanti il ​​capocannoniere del girone sarà un ulteriore stimolo che si aggiungerà ai tanti che già gli animano cuore, spirito e gambe. Non guarderà nemmeno Gabriele Gori. “Ho lasciato il segno e voglio continuare a farlo”, ha detto al negozio.

Per alcuni è apparso presuntuoso, altri ne hanno apprezzato la personalità e la determinazione, la voglia di spaccare il mondo anche se sa, in questo momento della stagione, di essere il terzo nella gerarchia dei PazienzaAlla fine però ha ragione perché i suoi gol hanno portato punti e il suo obiettivo è non fermarsi, tornare così Serie B di cui è sempre stato protagonista.

In panchina ci saranno anche Marconi e Russo: pochissimo spazio per il primo, il secondo in rampa di lancio. Entrambi possono risultare decisivi in ​​quel playoff in cui l’Avellino si giocherà tutto.

 
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