“così Viale Brin avrà sempre il bello e il cattivo tempo” – .

“così Viale Brin avrà sempre il bello e il cattivo tempo” – .
“così Viale Brin avrà sempre il bello e il cattivo tempo” – .

L’ex assessore all’Ambiente del comune di Terni Mascia Aniello, che nelle ultime ore ha ingaggiato un duello molto aspro con l’assessore allo Sviluppo economico Sergio Cardinali.

Dopo aver letto la risposta dell’ex collega, Aniello ha preso carta e penna e ha controrisposto.

In sostanza conferma di essere stata «aggredita come donna» e ribadisce le accuse di collateralismo, se non di complicità con l’azienda, nei confronti dell’assessore Cardinali che avrebbe imposto in giunta il suo parere su tutte le questioni ambientali. “È stato fatto un enorme favore politico-finanziario ad un’azienda che dovrebbe risarcire miliardi di danni causati”.

DI MASCIA ANIELLO

Ho letto le parole dell’Assessore allo Sviluppo Economico di Terni, in un misto di ilarità e dolore.

Sui fatti noti, cercare copertura presso il sindaco assente è già di per sé tragicomico, così come constatare le distanze siderali tra le interazioni private e le dichiarazioni pubbliche degli ex colleghi.

Io ripeto: Sono stata aggredita in quanto donna, nel volgare tentativo di rompere la mia intransigenza, volta a pretendere il rispetto delle regole.

Ma, oltre a temere azioni legali nei confronti del sottoscritto nel tentativo di smorzare i toni violenti, urla feroci, porte sbattute, pugni sul tavolo, mi chiedo innanzitutto se, in qualità di pubblico ufficiale, l’interessato abbia rappresentato davanti al pubblici ministeri lo stato delle falde acquifere, descritto più volte a lui e all’intera Giunta, con l’art cromo esavalente e nichel ancora sopra la soglia di allarmetra le altre cose, compresi fumi, polveri e scarichi fuori controllo.

Di fatto l’unica possibile”equilibrio tra lavoro, occupazione e ambiente“, in una democrazia liberale, dipende solo da rispetto della leggeimposto a tutti, a partire da quelle realtà produttive che hanno grandi responsabilità sociali.

Anche Cardinali aveva parlato al Consiglio di “impegno personale verso ASTe poi si è subito corretto, ribaltando la questione sul piano amministrativo: ebbene, considero sicuramente un “amico” dell’AST chi assume “impegni personali”, espressione molto infelice per un pubblico amministratore. Ma non è stato il primo.

Infatti, l’assessore ha aggiunto che “c’è un atteggiamento vessatorio” verso di loro. Curioso. Ma, in circostanze diverse, allo stesso modo dimostrabileera riuscito anche a dire peggio, suggerendomi, non richiesto: non dovremmo farli sentire controllati: può un pubblico ufficiale parlare così?

Per quanto riguarda la contaminazione delle falde acquifereper il consigliere È anche colpa dei rifiuti urbani”, portando avanti così una vulgata parziale e distorta, certamente non sgradita all’AST.

E a proposito della gigantesca discarica, risorse miliardi, dati con facilità all’ottuagenario signorotto cremonese sulla pelle della città, eccolo: sarebbe stato bene se Cardinali, prima di condurre trattative al ribasso, ad esclusivo vantaggio della Compagnia, avesse almeno letto sia il programma elettorale e il Documento Unico di Programmazione Comunale che è, per eccellenza, l’atto programmatico di Palazzo Spada.

Ma purtroppo in Italia si legge poco. A Terni ancora meno.

Allora l’assessore non ha voluto tener conto del fatto che, dopo 140 anni, all’acciaieria di turno è stato chiesto di cercare discariche fuori Conca. Cardinali ha invece imposto a Giunta e Comune una non soluzione, in nome del disastro ambientale in corso, di cui evidentemente non ha alcuna consapevolezza.

Ecco come è stato fatto enorme favore politico-finanziario ad un’impresa che, viceversa, dovrebbe risarcire i miliardi di danni provocati a Terni, dai rifiuti sepolti ovunque, alle mutilazioni urbane e sociali della guerra, fino all’aria, all’acqua, al suolo e al cibo avvelenati. Invece anche la sistemazione infinita del microscopico parco Rosselli è responsabilità della finanza pubblica, figuriamoci di tutto il resto!

Oggi Terni non ha più un garante sul fronte della legalità ambientale e sanitariaperché, con queste premesse, con questa ignoranza dei problemi, con questa trascuratezza, sarà sempre Viale Brin a fare il bello e il cattivo tempo, in mezzo ad una burocrazia decisamente incline ai loro interessi.

Nessuna contestazione aperta sui metalli pesanti fuori legge, ma nemmeno una vibrante protesta per raccogliere le grida ormai manzoniane dei lavoratori che si erano rivolte a me, finora inascoltate anche da alcune rappresentanze sindacali.

Per quanto riguarda il resto delle mistificazioni e amnesie, i documenti parlano chiaro: come è noto, il sottoscritto ha votato no alla delibera di approvazione Questo protocollo d’intesa, stranamente svuotato di ogni seria prescrizione tecnica, un atto catastrofico sul piano ambientale, sanitario ed economico.

Si crede ancora l’accordo raggiunto era molto serio e pieno di ombre, dalla sua genesi alla sua definizione, alla sua eventuale realizzazione; Ritengo altrettanto anomali i comportamenti di altri soggetti già segnalati, tali da richiedere necessari ulteriori approfondimenti nell’ordinario procedimento giudiziario e contabile.

Ho già presentato denunce molto dettagliate a varie procureviste le inaccettabili forzature e i gravi reati finora commessi: il sottoscritto era infatti presente solo per difendere con rigore gli interessi pubblici e per respingere indebite e reciproche ingerenze tra industria siderurgica e Pubblica Amministrazione.

Adesso saranno i magistrati a verificare chi ha svolto correttamente il proprio lavoro e chi no

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Gli elettori devono scegliere tra me e la famiglia Bisceglia che imperversa da 60 anni”. E dice sì al confronto – .
NEXT la cerimonia sta arrivando – .