Disperse nel Natisone, ritrovati i corpi di Patrizia Cormos e Bianca Doros. Stiamo ancora cercando Cristian Casian Molnar. «Erano a due metri dalla salvezza»

Disperse nel Natisone, ritrovati i corpi di Patrizia Cormos e Bianca Doros. Stiamo ancora cercando Cristian Casian Molnar. «Erano a due metri dalla salvezza»
Disperse nel Natisone, ritrovati i corpi di Patrizia Cormos e Bianca Doros. Stiamo ancora cercando Cristian Casian Molnar. «Erano a due metri dalla salvezza»
2024-06-02 13:25:47

Corpi ritrovati a Paderno

Paderno è il luogo dove sono stati ritrovati i corpi delle ragazze. L’abbassamento del livello dell’acqua ha liberato i corpi: uno è stato infatti ritrovato dalla Protezione Civile praticamente sulle sponde del Natisone, quindi recuperarlo è stato molto facile. L’altro, individuato dai vigili del fuoco, è emerso e le operazioni di recupero sono un po’ meno semplici. Proseguono le ricerche per ritrovare il corpo del giovane, Cristian Casian Molnar.

2024-06-02 12:57:56

Corpi rinvenuti non lontano dal ponte romano sul Natisone

I corpi sono stati ritrovati non lontano dal ponte romano, da dove erano stati visti l’ultima volta e da dove i vigili del fuoco avevano invano calato delle corde affinché i ragazzi, trascinati dalla corrente del Natisone in piena, potessero aggrapparsi. È presumibile, come sostengono anche alcuni esperti, che la morte delle due ragazze sia avvenuta pochi istanti dopo il loro passaggio sotto il ponte, quando di fatto scomparvero alla vista. Trascinati dalla forza impetuosa delle acque, i corpi, forse già senza vita a causa della bassissima temperatura dell’acqua, finivano in un burrone o impigliati nella vegetazione. Oggi, con il livello dell’acqua molto più basso, praticamente tornato alla normalità, i corpi sono emersi. Le famiglie delle vittime sono state immediatamente avvisate.

2024-06-02 12:35:40

Corpi ritrovati a 700 metri dal letto del fiume

È stato confermato che i due corpi sono quelli delle ragazze. Sono stati rinvenuti lungo le sponde del Natisone, uno a 700 metri dal letto del fiume e l’altro poco più distante, circa un chilometro. Sono in corso le operazioni di recupero. A individuarli sono state le squadre dei vigili del fuoco e della protezione civile impegnate nelle ricerche per il terzo giorno consecutivo.

2024-06-02 12:24:40

I corpi ritrovati dai volontari della Protezione Civile

A trovare i due corpi sarebbero stati i volontari della Protezione Civile.

2024-06-02 12:04:11

Individuati i corpi delle due ragazze travolte dalle acque del Natisone, si ricerca una terza persona scomparsa

I corpi delle due ragazze travolte dall’esondazione del fiume Natisone sono stati individuati dai Vigili del Fuoco nel fiume Natisone.

I corpi sono stati individuati 700 metri e un km a valle del luogo della scomparsa.

Proseguono le ricerche della terza persona scomparsa, il giovane che era con le ragazze prima che i tre venissero portati via dalla corrente.

2024-06-02 10:46:22

Anche la seconda notte di perquisizioni non ha avuto esito positivo

Anche la seconda notte di ricerche dei tre ragazzi dispersi nel fiume Natisone, a Premariacco (Udine) non ha dato risultati. I vigili del fuoco hanno continuato a scandagliare il corso del torrente fino alla confluenza con il Torre, ma non hanno trovato corpi né elementi utili alla loro identificazione. Questa mattina, approfittando delle condizioni meteo favorevoli, ampie zone dell’area verranno spazzate via, facendo riprendere il volo ai droni in possesso dei soccorritori, tra cui quelli messi a disposizione dalla Protezione Civile Fvg. I subacquei torneranno ad immergersi per testare le acque. Inoltre, alcune unità cinofile sono già operative e stanno perlustrando le zone tornate asciutte dopo l’improvvisa ed eccezionale alluvione di venerdì. Da questa mattina il flusso del Natisone è tornato quasi normale, nella media di questo periodo dell’anno, circostanza che potrebbe favorire la riemersione delle tre persone scomparse.

2024-06-02 07:48:27

Il testimone: «Erano a soli due metri dalla salvezza»

«I ragazzi erano nel panico ma la situazione non era ancora compromessa: solo un paio di metri d’acqua li separavano dalla salvezza, con un’altezza ancora limitata. Purtroppo erano indecisi sul da farsi: cercavano il punto più basso dove poter oltrepassare, ma sono stati presi dal panico e ho chiamato subito la polizia”. Lo ha detto a TeleFriuli l’autista dello scuolabus comunale di Premariacco (Udine) quando ha raccontato di aver notato i ragazzi attraversare il ponte romano.

di Angela Pederiva e David Zanirato

I sogni e i progetti di tre ventenni sono stati spazzati via dall’improvvisa piena del fiume Natisone, a Premariacco, in Friuli. L’ultimo video di venerdì li mostra abbracciati disperati, terrorizzati dal fiume ormai alle loro ginocchia. È un’immagine straziante. Purtroppo potrebbe chiudere l’album fotografico delle vite di “Patry”, “Bia” e “Cristi”. I loro corpi non sono stati ancora ritrovati: è stata ritrovata solo una borsetta appartenente a una delle ragazze, all’interno c’era lo smartphone. L’acqua appare spesso come sfondo nei loro ritratti sui social prima di quel tragico venerdì: in posa sorridente sulla riva di un ruscello, sul lungomare, sulla riva di un lago. Patrizia Cormos, 20 anni, è nata a Colleferro (Roma), ma vive con la famiglia a Basaldella di Campoformido e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Udine.

Cene da McDonald’s, qualche serata in discoteca, spritz.

Venerdì mattina ha sostenuto un test per accedere all’esame di “Modellazione 3D”, previsto nella sessione di luglio, dopodiché all’ora di pranzo è uscita con i due connazionali arrivati ​​dall’estero, ai quali era molto affezionata: “Distanza non ha importanza con una vera amicizia. Il quotidiano rumeno Observator riporta le parole della madre: «Mi ha detto: “Lasciami andare, ci sediamo un po’ insieme e facciamo qualche foto”. E così, alla fine, le ho detto: vai, mia cara”.

INSEPARABILE
Bianca Doros, 23 anni, era una delle sue migliori amiche. Laureata in Scienze Economiche a Bucarest, era arrivata pochi giorni prima dalla Romania, per far visita ai suoi genitori a Udine. Pizze e gelati in centro, gite a Venezia. Un metro e 65 di grande bellezza, la modella scatta con le borsette di perle colorate fatte a mano, in testa l’immancabile cappello di pelle nera. Il montaggio sincopato dei reel su TikTok con Patrizia: «Noi in settimana. Noi nel fine settimana. Ci sopportiamo ancora! Con le ragazze c’era Cristian Casian Molnar, 25 anni, fidanzato di Bianca. Originario di Satu Mare, viveva vicino a Vienna. Un viaggio di quattro ore in Friuli con la sua BMW gli aveva permesso di raggiungere la sua dolce metà in Italia.

Mentre si ricostruivano le storie di questi ragazzi con radici rumene ma in definitiva cittadini europei, il ritrovamento del cellulare non è bastato a riaccendere le speranze di ritrovare Patrizia, Bianca e Cristian, inghiottiti dalle acque del fiume Natisone. La Procura di Udine ha aperto un fascicolo informativo, senza indagati né ipotesi di reato. Oggi di Patrizia resta solo lo smartphone: era dentro la sua borsetta ed è lo stesso da cui è partita la chiamata al 112, con cui i giovani avevano chiesto aiuto. Nella notte i soccorritori avevano collegato il segnale tramite il cellulare. Con la fine della pioggia, il livello dell’acqua è sceso ed è riemerso l’alveo molto ampio sul quale si trovavano i giovani. Per tutta la giornata hanno operato specialisti subacquei, soccorritori fluviali di tutti i comandi dei vigili del fuoco della regione, operatori di droni, topografi, squadra speleologica ed elicottero del reparto volo di Venezia. Il mezzo di soccorso messo in campo dai Vigili del Fuoco nazionali conta 40 specialisti. Sul posto è stata istituita un’unità di comando locale per coordinare l’intervento. Sono state ispezionate anche alcune centrali idroelettriche, senza successo. Sul posto sono arrivate anche le famiglie dei dispersi: hanno seguito per tutta la giornata la ricerca dei propri cari dal punto più vicino possibile tra quelli accessibili. Perennemente in lacrime, incollati al cellulare insieme ad altri parenti che chiedono notizie, i familiari sono assistiti da uno psicologo della Protezione Civile.

LA RICOSTRUZIONE
Perché i ragazzi si sono ritrovati sull’isolotto vicino al ponte romano quando si è verificata l’alluvione? Dopo l’esame universitario, Patrizia ha voluto fare una passeggiata all’aria aperta, stare in sua compagnia, scattare qualche fotografia con i due amici fidanzati che l’avevano raggiunta. I tre avevano scelto come meta la “spiaggia di Premariacco”, la spiaggia sul fiume Natisone situata sotto il ponte romano. Erano le 13.35 quando sono stati sorpresi dall’alluvione e hanno lanciato l’allarme contemporaneamente a numerosi passanti che li avevano avvistati lì, al centro dell’isolotto. I tre si aggrapparono l’uno all’altro, per cercare di resistere e farsi coraggio, mentre l’acqua impetuosa continuava a salire. Ad un certo punto Cristian ha provato a raggiungere la banca, ma è tornato perché la situazione era troppo pericolosa, quindi ha preferito tornare accanto alla sua fidanzata e amico. Un pompiere della sponda sinistra ha provato a tuffarsi, ma anche lui ha dovuto desistere a causa della forza della corrente. Nel frattempo i colleghi vigili del fuoco si ancorarono all’autoscala e si calarono dal ponte per cercare di raggiungere il gruppetto, lanciarono le corde in quella direzione, ma purtroppo non ci fu il lieto fine. I giovani persero la presa e furono trascinati giù per la valle in varie direzioni, fino a sbattere contro le rocce della gola e affondare. A Premariacco infuria la polemica per l’audio che accompagna il film che immortala i momenti drammatici dell’abbraccio di Patrizia, Bianca e Cristian. Si sente un uomo assistere alla scena e commentare: “Urlano come femminucce, dovremmo lasciarli lì”. Tanti i commenti indignati sui social.

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